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“Una domenica in famiglia”, la collaborazione tra la Ludoteca comunale e l’Associazione Icaro per portare il gioco nella casa circondariale di Udine

Secondo le ultime statistiche del Ministero della Giustizia, in Italia le bambine e i bambini che hanno uno o entrambi i genitori in carcere sono più di 60 mila. In Europa sono in tutto 2,2 milioni.

Si tratta di una condizione estremamente complessa per un gran numero di bambini, che, oltre a dover far fronte alla separazione inaspettata dai genitori, devono trovare riparo in fretta da forti pressioni sociali, perché vulnerabili alla stigmatizzazione della loro vicenda familiare, all’insicurezza, alla povertà educativa e a situazioni di violenza fisica e verbale.

È anche per questo motivo che il Comune di Udine ha accettato di dare il proprio supporto all’Associazione Icaro Volontariato Giustizia nell’ambito del progetto “Una domenica in famiglia”.

L’intento è quello di offrire uno spazio temporaneo di gioco per accogliere le bambine e i bambini che si recano nella casa circondariale di Udine a far visita al genitore detenuto e dare contestualmente la possibilità di giocare in sua compagnia. A tal proposito il Comune organizzerà un totale di 9 appuntamenti, da aprile a dicembre 2024, fornendo i giochi e i materiali necessari per allestire questi spazi nell’area adibita all’interno dell’istituto penitenziario di via Spalato, e mettendo a disposizione un operatore della Ludoteca che affiancherà i volontari dell’Associazione Icaro, promotrice dell’iniziativa.

Garantire un’adeguata educazione psicoaffettiva è cruciale per lo sviluppo dei bambini, specialmente quando si trovano ad affrontare la difficile situazione di avere genitori detenuti. Creare un ambiente giocoso durante gli incontri tra genitori e figli all’interno delle carceri diventa essenziale per preservare il legame affettivo e il senso di famiglia.

Quando questi incontri avvengono in spazi accoglienti e arricchiti da giochi e giocattoli, l’istituzione penitenziaria si trasforma in un alleato nel sostegno del detenuto nel suo ruolo di genitore, ma anche nel benessere emotivo dei bambini. In tal modo, si promuove un’atmosfera di cura e comprensione che aiuta a preservare i legami familiari nonostante le difficoltà della separazione.

“Ci auguriamo che questo piccolo servizio, inserito nel più grande contesto delle ristrutturazioni in atto nella casa circondariale di Udine, per la quale teniamo a ringraziare in maniera particolare il Garante Franco Corleone, possa contribuire a rendere il penitenziario di Udine un luogo più umano”, è quanto si auspica l’Assessore alla Cultura e Istruzione Federico Pirone in merito all’iniziativa.

“Come ha ricordato a più riprese il Presidente Sergio Mattarella e come prevede l’articolo 27 della nostra Costituzione, le pene inflitte agli individui privati della libertà personale hanno prima di tutto un obiettivo rieducativo, finalizzato al reinserimento di queste persone in società.  Quanto vuol fare l’Amministrazione con Icaro, a cui va il nostro ringraziamento, è favorire il mantenimento dei rapporti affettivi, che spesso sono la prima cosa che le persone detenute e i loro familiari vedono scomparire”, queste le parole dell’Assessore.

“L’Associazione Icaro è orgogliosa di espandere la rete di soggetti che collaborano nella realizzazione del progetto ‘Una Domenica in Famiglia’. L’iniziativa è fondamentale per garantire il diritto all’affettività delle persone ristrette e supportare al contempo la necessità di vicinanza e momenti di contatto delle famiglie dei detenuti. La partecipazione del servizio comunale della Ludoteca è un indicatore estremamente positivo di come volontariato e soggetti pubblici possano collaborare per il raggiungimento di obiettivi comuni, nell’interesse della comunità locale nel suo complesso”, è il commento firmato dai volontari dell’Associazione Icaro.

“L’apporto della Ludoteca nel progetto è fondamentale per portare nuovi stimoli durante gli incontri delle famiglie e garantire momenti dedicati alla genitorialità in cui i nuclei esplorano assieme modalità originali di svago e crescita per stare assieme divertendosi”.

 L’Associazione Icaro Volontariato Giustizia è nata nel 1994 e fin dall’inizio il suo obiettivo principale è favorire l’applicazione delle disposizioni dell’ordinamento penitenziario, con particolare attenzione al reinserimento sociale delle persone detenute.

Nella pratica, Icaro svolge colloqui faccia a faccia con i detenuti, organizza degli interventi all’interno dei corsi scolastici e collabora con educatori per l’organizzazione di incontri culturali e attività che coinvolgano gli affetti delle persone in carcere, come “Una domenica in famiglia”.

“Il carcere è un mondo chiuso. Sono più di 60.000 le persone detenute di cui 2615 donne. La sofferenza della privazione della libertà coinvolge le famiglie e in particolare le figlie e i figli. Lo scandalo più grande è rappresentato dai bambini in carcere; per fortuna il numero di queste vittime innocenti si è ridotto a venti, sempre alto e da eliminare. Ma non va trascurato il destino delle migliaia di minori separati dai genitori. Troppo spesso il reinserimento sociale alla fine della pena è non solo difficile ma è aggravato dalla disgregazione familiare e dalle macerie affettive”, sottolinea Franco Corleone, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale.

“L’idea dell’Associazione Icaro di salvaguardare le relazioni e di favorire incontri arricchiti dalla presenza della Ludoteca è davvero encomiabile. Bene ha fatto il Comune e l’Assessore alla Cultura Pirone ad accogliere e sostenere la proposta”, ha aggiunto infine il Garante Franco Corleone plaudendo all’iniziativa.

“Questo esperimento di convivenza anticipa la creazione di maggiori spazi che saranno creati dalla ristrutturazione in atto anche per la zona dei colloqui. Finalmente il diritto alla affettività e a incontri riservati è stato affermato dalla Corte Costituzionale e il carcere di Via Spalato potrà essere uno dei primi istituti a rispettare i principi della Costituzione. La scommessa di un carcere caratterizzato da dignità e umanità si può vincere”.

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