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Presentazione del libro di Irene Giurovich “L’Ultimo Battito”

Udine, giovedì 28 marzo, galleria Antivari (piazza XX settembre), ore 18:30. Guest star: Inest Testoni, psicologa, allieva di Emanuele Severino, fra la cento scienziate più quotate d'Italia

Diritti fondamentali, dignità, qualità di vita e accompagnamento finale: queste le tematiche etiche sollevate dal nuovo libro della giornalista e scrittrice Irene Giurovich, “L’Ultimo Battito” (Rossini edizioni, gruppo Santelli), il cui lancio avverrà a Udine giovedì 28 marzo, in galleria Antivari (piazza XX Settembre), alle ore 18:30.

Il libro, sotto forma di narrazione diaristica, pone al centro i dilemmi del confine e la mancanza di supporti per i lutti che si vivono per il morire prima e la morte dopo dei nostri amici animali. Ospite d’eccezione dell’evento è la psicologa Ines Testoni, firma della prefazione, allieva del maestro Emanuele Severino, riconosciuta fra le cento scienziate più illustri in Italia per gli studi sulla morte: a lei il compito di portare dati scientifici, divulgare le risultanze delle ricerche nel campo della psicologia. Testoni, che insegna all’Università di Padova e ad Haifa (Gerusalemme) è l’ideatrice e direttrice del primo e unico master universitario in Italia su “Death Studies&The End of Life” (studi sulla morte e il fine-vita). Accanto a lei anche la pet loss coach Carolina Venturini. Ciò che in medicina umana in Italia non è ammesso, in medicina veterinaria lo è. Il confine fra cure e accanimento rimane labile.

“La maggior parte delle persone non si rende conto – scrive la psicologa Testoni nella Prefazione – che quando si investe in una relazione dal punto di vista affettivo è inevitabile che quando essa finisce si manifestino conseguenze dolorose per entrambe le parti implicate. La ricerca scientifica mostra che se la causa della fine è la morte, la sofferenza è profondissima, tanto per l’umano quanto per l’animale”. Il dramma nel dramma, relativamente alla perdita dei nostri amici animali, è che si tratta di un lutto non riconosciuto socialmente: ci si trova spesso e volentieri di fronte a muri invalicabili e a reazioni squalificanti se non addirittura dileggianti. “La cultura contemporanea – sottolinea l’esperta – sottovaluta sistematicamente la portata di sofferenza che questa esperienza implica e la conseguenza può essere il prolungamento dei tempi di elaborazione del lutto”. A moderare l’incontro il giornalista e blogger Marco Belviso impegnato sulle tematiche degli animali e dei loro diritti anche grazie al periodico Il Corsaro della sera.

La lettura de “L’Ultimo Battito”, in uscita nelle librerie a partire dal 5 aprile, si rivolge ai giovani e meno giovani affinché venga riconosciuto il dolore per la malattia e la perdita delle creature che non possono parlare ma sono depositarie di diritti e di aspettative. Un percorso dentro la mente di una proprietaria che, diventando il simbolo di molti altri proprietari, s’interroga sul senso dell’esserci attraverso coloro che l’hanno accompagnata per un lungo tratto della sua esistenza. Una storia che può assurgere a modello emblematico per una nuova prospettiva che rimetta al centro una sofferenza scarsamente riconosciuta e, anzi, troppo spesso delegittimata.

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