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PADOVA : Studenti Per UDU. UNIPD BOCCIA LA MOZIONE DEI SENATORI UDU 

Nella seduta del Senato Accademico dell’Università di Padova tenutasi martedì 9 aprile, è stata oggetto di discussione una mozione presentata dai rappresentanti degli studenti dell’UDU (Unione degli Universitari) riguardante i rapporti dell’ateneo con aziende belliche e istituzioni accademiche coinvolte in ricerca bellica.

“La mozione chiedeva di cessare i rapporti dell’Università con aziende belliche, e di ridiscutere le relazioni con atenei israeliani che conducono ricerca in campo militare e contro la popolazione palestinese. Inoltre, chiedeva di prendere posizione nei confronti del bando MAECI per la collaborazione tra Italia e Israele.  Questa mozione è stata presentata alla luce del crescente sdegno nazionale e internazionale riguardo al massacro in corso nella Striscia di Gaza, perpetrato dalle forze israeliane. Le prese di posizione espresse nelle settimane precedenti dalle Università di Torino e Pisa, riguardanti il bando MAECI, lanciano un segnale chiaro: gli Atenei italiano devono interrogarsi circa il proprio ruolo in questo momento storico, e scegliere se ignorare quanto accade fuori dalle proprie mura oppure, con spirito critico, schierarsi.” racconta Teresa Cozzi, senatrice accademica con UDU

Durante la seduta, i rappresentanti degli studenti dell’UDU hanno indossato magliette con la scritta “Cessate il Fuoco”, come segno di solidarietà e impegno per porre fine alla violenza. “Durante il Senato è stata bocciata la nostra mozione che chiedeva revisione e cessazione dei rapporti tra Unipd e Israele. Nonostante le varie proposte di mediazione, la Rettrice Daniela Mapelli non ha lasciato spazio a riformulazioni e ha votato contraria alla mozione. Noi non ci fermiamo, il silenzio del nostro Ateneo e del nostro Paese sono inaccettabili, per questo ci vediamo domani al presidio in piazza dei Signori alle 18:00 per continuare a chiedere un cessate il fuoco permanente. Unipd sta provando a voltarsi dall’altra parte da novembre ma il nostro lavoro negli organi continua: presenteremo un’altra mozione alla prossima seduta del Senato Accademico.” Conclude Emma Ruzzon, senatrice accademica con UDU

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