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BELLUNO : Studio dei flussi del tpl, collaborazione con l’Università di Trento

Mappare i flussi di utenza del trasporto pubblico locale, verificare le esigenze delle varie vallate, intersecare orari e tratte. Sono gli obiettivi della Provincia di Belluno per migliorare il servizio. E adesso un aiuto arriva dall’Università di Trento. Il Consiglio Studentesco di Ateneo, infatti, sta analizzando il tpl in Trentino e nelle aree limitrofe, tra cui il Feltrino. E nei giorni scorsi ha contattato il consigliere provinciale delegato ai trasporti, Massimo Bortoluzzi, per presentare il proprio progetto di analisi. L’intenzione adesso è allargarlo non solo alla parte bassa della provincia, quella confinante con Trento, ma alle altre aree.

«Mappare le esigenze di servizio e i flussi di utenza è fondamentale per poter efficientare il trasporto pubblico» afferma il consigliere Bortoluzzi. «Con i ragazzi dell’Università di Trento abbiamo già preso contatti e prossimamente studieremo insieme le modalità più funzionali ad allargare lo studio al Bellunese».

Il Consiglio Studentesco di Ateneo ha già avviato il proprio progetto di monitoraggio su Trento. Attraverso un questionario diffuso tra gli studenti universitari, ma anche con l’interessamento della consulta comunale di Trento e della consulta provinciale studentesca coinvolgendo quindi i ragazzi delle superiori. 

«Il progetto si chiama “Prossima fermata” e si propone come una sfida per migliorare la mobilità urbana ed extraurbana» spiega Giovanni Migotto, referente trasporti del Consiglio Studentesco di Ateneo. «Stiamo analizzando i flussi a partire dai punti di partenza e arrivo, dalle tratte più usate dagli studenti, per vedere dove è necessario implementare il servizio e dove invece non serve. La raccolta delle informazioni viene effettuata attraverso un questionario e poi i dati vengono studiati con l’obiettivo di creare un report che sia utile sia agli studenti sia alla pubblica amministrazione e a chi gestisce il trasporto pubblico. Tra le finalità che ci siamo posti c’è anche il miglioramento delle tempistiche di trasporto da Feltre, perché molti bellunesi frequentano l’Università di Trento».

La Provincia di Belluno sta ora studiando le modalità per riproporre la rilevazione dei dati anche nel Bellunese, integrando il questionario di “Prossima fermata” e allargandolo al di fuori della categoria degli studenti, per capire anche le esigenze dei lavoratori. «L’obiettivo – vista la carenza di autisti – deve essere quello di aumentare il servizio dove serve e di evitare di avere autobus che girano a vuoto» commenta il consigliere Bortoluzzi. «Dare un servizio efficiente è fondamentale per creare politiche attive finalizzate a contrastare lo spopolamento della montagna». 

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