VENEZIA : Oggi 29 Agosto studenti da tutto il Veneto si sono ritrovati sotto la sede del Consiglio Regionale per denunciare con forza la mancata nomina dell’assessore all’istruzione.
“La maggioranza in Regione è così impegnata nelle sue lotte interne che non è ancora riuscita ad individuare una persona da delegare a gestire delle tematiche fondamentali: istruzione, ma anche lavoro e pari opportunità. 40 giorni per la nomina di un assessore significano una sola cosa, che questa regione ancora una volta dimostra che le necessità di studenti e famiglie vengono sempre dopo di tutto.” Dichiara Marco Nimis, coordinatore della Rete degli Studenti Medi del Veneto, “È un momento particolarmente complesso per gli studenti, mancano le borse di studio all’università, cresce il caro libri per gli studenti delle superiori, e intanto la crisi mette in ginocchio le famiglie. Le scuole, l’istruzione e il diritto allo studio evidentemente non sono una priorità di Zaia e della sua maggioranza, se sono disposti a lasciarci senza risposte così a ridosso del rientro a scuola.” “Dopo 10 anni si conclude l’assessorato di Elena Donazzan, tra finanziamenti ai presepi nelle scuole, dichiarazioni transfobiche e mancate erogazioni delle borse di studio. Ma oltre il danno anche la beffa: sono 40 giorni che aspettiamo una nomina per l’assessorato all’istruzione. Il vuoto politico che questa maggioranza sta lasciando è inaccettabile.” Dichiara Domenico Amico, coordinatore di UDU Padova, “Cosa hanno da dire i partiti della maggioranza alle migliaia di studenti che da tempo aspettano le borse di studio? L’assenza di un delegato all’istruzione dimostra l’enorme disinteresse di questa maggioranza nei confronti di tematiche che continuano a mobilitare centinaia di studenti ogni anno, tra il caro affitti e il costo della vita. Studenti e famiglie hanno il diritto ad avere risposte, non resteremo a guardare.”
“Già Zaia non si è assunto la responsabilità di intervenire davanti alle numerosissime gaffe e dichiarazioni che la sua ex assessora Donazzan ha disseminato nei suoi anni di mandato. Purtroppo non ci stupisce che dietro le tante belle parole del Presidente di Regione si nasconda una maggioranza che mette sempre davanti a tutto i soliti giochi di potere e i litigi interni ai partiti. Noi studenti questo lo sappiamo da tempo e per l’ennesima volta a pagarne le conseguenze sono le famiglie, i giovani, i lavoratori della scuola” conclude Nimis.