FRIULI VG
UIL SCUOLA FVG: TORNARE A NOMINE IN PRESENZA, ALGORITMO FA CILECCA
Previti: "Aumentano i precari della scuola, dal 13,8% del 2015-16 al 24% di oggi"
“Anche per quest’anno, a causa degli errori dell’algoritmo sulle supplenze, nelle province ci ritroviamo di fronte a cattedre ancora non assegnate o, in alcuni casi, al rifacimento delle nomine. Il tutto a danno, come sempre, delle segreterie oberate di lavoro, dei dirigenti scolastici e soprattutto degli alunni. Tornare alle nomine in presenza, in attesa di perfezionare il sistema informatico, rappresenterebbe la soluzione per garantire i legittimi diritti al personale della scuola”. Lo afferma il segretario generale della UIL Scuola Rua del Friuli Venezia Giulia, Ugo Previti.
“In Italia, nella nostra regione e nel mondo emerge da tempo la carenza di personale nelle scuole – ricorda – È chiaro che ci troviamo di fronte a un sistema di reclutamento che, seppur avallato e sollecitato dall’Europa, mostra tutti i suoi limiti, in particolar modo se applicato all’Italia, che possiede delle peculiarità legate al mondo della scuola che altri paesi non hanno”.
Oggi, nella nostra regione ma anche in Italia, continua il segretario, “un docente su quattro è precario, e la situazione negli ultimi anni si è ulteriormente aggravata se pensiamo che solo nel 2015-16, la percentuale di precari era solo al 13,8%. Oggi è superiore al 24%. Una piaga acclarata, che non riguarda solo i docenti, ma tutto il personale della scuola, ATA compresi. La risoluzione della piaga del precariato è un crocevia fondamentale per il futuro della scuola – puntualizza Previti –. La stabilizzazione può diventare volano di crescita per l’intera economia, non solo del FVG, ma anche dell’Italia. È arrivato il momento di fermarsi, riprogrammare il tutto attraverso un piano straordinario di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti, ATA compresi, che dovranno essere trasformati dall’organico di diritto all’organico di fatto”.
“Una politica attenta deve prendere atto della situazione attuale e agire di conseguenza per garantire il corretto funzionamento delle scuole e, di conseguenza, il benessere di tutta la comunità educante. Come se non bastasse tutto questo, abbiamo ancora docenti e personale ATA assunti ma senza contratto e di conseguenza senza soldi a fine mese. Come faranno queste persone a mantenersi? In molti casi, sono persone che vengono da fuori regione”, conclude il segretario UIL Scuola.
Oggi, nella nostra regione ma anche in Italia, continua il segretario, “un docente su quattro è precario, e la situazione negli ultimi anni si è ulteriormente aggravata se pensiamo che solo nel 2015-16, la percentuale di precari era solo al 13,8%. Oggi è superiore al 24%. Una piaga acclarata, che non riguarda solo i docenti, ma tutto il personale della scuola, ATA compresi. La risoluzione della piaga del precariato è un crocevia fondamentale per il futuro della scuola – puntualizza Previti –. La stabilizzazione può diventare volano di crescita per l’intera economia, non solo del FVG, ma anche dell’Italia. È arrivato il momento di fermarsi, riprogrammare il tutto attraverso un piano straordinario di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti, ATA compresi, che dovranno essere trasformati dall’organico di diritto all’organico di fatto”.
“Una politica attenta deve prendere atto della situazione attuale e agire di conseguenza per garantire il corretto funzionamento delle scuole e, di conseguenza, il benessere di tutta la comunità educante. Come se non bastasse tutto questo, abbiamo ancora docenti e personale ATA assunti ma senza contratto e di conseguenza senza soldi a fine mese. Come faranno queste persone a mantenersi? In molti casi, sono persone che vengono da fuori regione”, conclude il segretario UIL Scuola.