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BELLUNO : Fotografie, Vaia e Halloween,un fine ottobre scoppiettante al Museo etnografico

Il ricordo di Vaia, un approfondimento sul cambiamento climatico, fotografie del passato e Halloween in versione bellunese. È ricco il calendario di fine ottobre per il Museo etnografico della Provincia di Belluno. 

Si comincia venerdì (25 ottobre) con un pomeriggio dedicato al cambiamento climatico, con tre esperti del tema. La Provincia in occasione del 26° Pelmo d’Oro, a luglio, ha lanciato una nuova iniziativa: un “libro bianco” che possa affrontare gli argomenti di maggior rilievo per la montagna, componendosi di anno in anno con un capitolo diverso. Per l’inaugurazione del progetto è stato scelto proprio il cambiamento climatico, e il capitolo si compone dei contributi di Jacopo Gabrieli (climatologo e ricercatore Cnr), Anselmo Cagnati (esperto di neve e ghiaccio, già dipendente Arpav), e Thierry Robert Luciani (meteorologo del Centro Valanghe di Arabba). Saranno i tre esperti a raccontare il climate change: Gabrielli traccerà un quadro generale, Cagnati si concentrerà sui cambiamenti nell’arco alpino, mentre Luciani si soffermerà sugli effetti meteorologici sulle Dolomiti bellunesi.

La conferenza sarà una sorta di tavola rotonda, con la possibilità per il pubblico di rivolgere domande ai tre studiosi. E sarà anche un modo per ricordare la tempesta Vaia, a sei anni da quell’ottobre 2018: Luciani tra l’altro fu tra i meteorologi che più di tutti riuscirono ad approntare previsioni meteo in grado di consentire le decisioni che vennero prese per chiudere scuole e fabbriche. L’appuntamento è alle 17 nella sala conferenze del museo.

Il giorno dopo (sabato 26) il Museo etnografico si sposta a Palazzo Crepadona (a Belluno) per ricordare Vaia. Nell’ambito degli eventi organizzati per la riapertura della biblioteca civica del capoluogo, alle 11 ci sarà la presentazione del libro “Vaia. La tempesta nella memoria”, edito da Cierre edizioni e curato da Daniela Perco, Iolanda Da Deppo e Michele Trentini. Il volume tra origine dal progetto di ricerca coordinato dal museo nel corso del 2021. A partire dalle interviste antropologiche raccolte allora e conservate nell’archivio del museo, i ricercatori hanno proseguito il lavoro di ricerca, aggiungendo nuove testimonianze e dando inizio alla scrittura. Ne è nato un volume che racconta il mutare del rapporto dell’uomo con gli elementi naturali nel corso del cambiamento climatico e che propone, alla luce degli eventi, un ripensamento sul significato di vivere la montagna. Il libro sarà in vendita anche nella biglietteria del Museo etnografico.

Infine, domenica (27 ottobre) alle 15.30 il Museo festeggerà a suo modo Halloween con “Sale in zucca” a cura dell’associazione Isoipse. In programma una serie di attività per bambini e famiglie. Il pomeriggio prevede una visita alla scoperta delle tradizioni di Ognissanti tra le sale del museo e il laboratorio: ogni coppia, grazie alla creatività del bambino e alla manualità del suo aiutante adulto, realizzerà la propria zucca paurosa da esporre alla finestra la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre (prenotazioni obbligatorie a servizieducativi@isoipse.it).

Sempre al Museo, prosegue fino al 31 ottobre la mostra fotografica “La montagna al femminile”, curata da dalle ricercatrici dello Iulm di Milano Monica Morazzoni e Valeria Pecorelli in collaborazione con Matteo Di Napoli, Eros Roncen, Matteo da Deppo e Iolanda da Deppo.

Gli scatti fotografici, provenienti dalle più svariate vallate alpine, narrano la relazione tra la presunta marginalità del territorio alpino e la forza del femminile nel lavoro rurale, nella conquista delle vette e nella valorizzazione turistica degli spazi montani. L’ingresso è gratuito e gli orari di apertura sono gli stessi del Museo: da martedì a venerdì dalle 9 alle 13; sabato e domenica dalle 15 alle 18.

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