L’utilizzo di tecniche di diagnostica per immagini di risonanza magnetica (RM) e tomografia computerizzata (TC) in ambito cardiovascolare sta crescendo esponenzialmente per la diagnosi, la stratificazione di rischio e la gestione terapeutica dei pazienti. L’Istituto di Radiologia del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova (DIMED), diretto dal Prof. Emilio Quaia, detterà le regole su come scrivere nei prossimi anni i documenti di consenso in imaging cardiovascolare, promossi dalla Società Europea di Cardioradiologia (ESCR). Le regole sono ormai scritte nero su bianco in una prestigiosa rivista internazionale della Società Europea di Radiologia (vedi allegato). I documenti di consenso prodotti guideranno l’operato della comunità medica europea (e non solo) nel gestire la diagnostica del paziente con problematiche cardiovascolari in termini di indicazione all’esame, follow-up, standard tecnologici e di refertazione.
«Un’attenta selezione di coloro che di volta in volta andranno a formulare i prossimi documenti di consenso sarà di fondamentale importanza – spiega la prof.ssa Alessia Pepe, del DIMED e coordinatrice del panel di riconosciuti esperti internazionali –. Tale selezione dovrà rispondere a criteri di provata competenza (certificata da indicatori bibliometrici oggettivi come l’H-index) e di bilanciamento di genere, età e area economico-geografica di provenienza: tutti valori a cui l’Università di Padova si è sempre ispirata e che continua a promuovere fattivamente. In particolare, il garantire la presenza di almeno il 30% di ricercatrici donne nel panel degli autori potrà aiutare a costruire percorsi di diagnostica cardiovascolare che tengano conto delle differenze in base al sesso.»