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A Romans d’Isonzo giovedì 21 novembre “Donna in catene e libertà negate”

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, gli assessori alle Pari Opportunità di Romans d’Isonzo, Verdiana Verzegnassi e alla Cultura, Alessia Tortolo, presentano il progetto “Donne in catene e libertà negate”.

Giovedì 21 novembre alle ore 18.00, presso il Centro Culturale Casa Candussi Pasiani di Romans d’Isonzo si terrà il primo appuntamento, una conferenza intitolata “Donne in catene e libertà negate”, dove relazioneranno la Dr.ssa Caterina Di Dato, operatrice e psicologa del Centro Antiviolenza SOS Rosa di Gorizia, la Dr.ssa Desirée Pangerc, antropologa del Royal Anthropological Institute (UK) e l’ artista Manuel Grosso dello studio ManInArte.

La conferenza verterà sugli aspetti socio-antropologici, giuridici, psicologici e simbolici legati alla violenza sulle donne e alle migrazioni.

La serata è realizzata in collaborazione con SOS Rosa e ManInarte.

Al primo appuntamento seguiranno dei laboratori introdotti dall’antropologa Desirée Pangerc e dall’artista Manuel Grosso.
Tale percorso è stato previsto per un’interazione con gli utenti finalizzata ad aumentare la consapevolezza e a rielaborare in modo sia collettivo che individuale la piaga sociale della violenza di genere declinata nella sua più nascosta dimensione: lo sfruttamento delle donne vittime di tratta.

Il progetto gode del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Romans d’Isonzo

La dottoressa Desirée Pangerc, laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca presso il Centro di Ricerca sull’Antropologia e l’Epistemologia della Complessità dell’Università degli Studi di Bergamo e ha collaborato con l’ Università di Trieste e diversi Centri Studi e Master.
È stata eletta Fellow del Royal Anthropological Institute of Great Britain and Ireland, ha ottenuti la nomina di Full Member presso la European Association of Social Anthropologists. È stata nominata, per decreto presidenziale, Ufficiale del Corpo di Commissariato della Riserva Selezionata dell’Esercito Italiano e subito richiamata presso lo Stato Maggiore dell’Esercito come analista e successivamente impiegata come ricercatrice e formatrice nelle scuole militari e in alcune basi NATO.
Dopo una ricerca sul campo in Bosnia Erzegovina della durata di due anni, ha poi continuato le sue indagini in Slovenia, Croazia, Nord Macedonia e Turchia, focalizzandosi sull’analisi delle migrazioni di massa e sullo studio delle organizzazioni criminali a stampo mafioso e di matrice terroristica.

L’artista Manuel Grosso , vive e opera a Romans d’Isonzo. Ha conseguito una formazione artistico-filosofica. Da quindici anni ha aperto “Maninarte”, uno studio con funzioni di bottega d’arte, galleria e promozione socio-culturale nel paese di residenza.

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