Mercato immobiliare in Friuli Venezia Giulia: compravendite al +5% a Trieste e Pordenone, al +3,5% a Udine, stabili a Gorizia
Prezzi in aumento a Udine e Pordenone: punte fino al +10% sul nuovo
Compravendite stabili in provincia di Gorizia, in crescita del 3,5% a Udine, del 5% a Trieste e a Pordenone (nello specifico degli investitori). Sono i dati di sintesi dei quattro presidenti provinciali di Confcommercio Fimaa, Federazione italiana mediatori agenti d’affari. Nelle loro relazioni, a margine del convegno organizzato da Confcommercio Udine, con il sostegno della Regione e della Camera di Commercio Pn-Ud, nel Castello di Susans – dove sono intervenuti il vicepresidente nazionale di Confcommercio e presidente della Camera di Commercio Pn-Ud Giovanni Da Pozzo, l’Executive Board Member di Nomisma Luca Dondi dall’Orologio, l’Head of Banking Research Intesa San Paolo Elisa Coletti e il presidente nazionale Confcommercio Fimaa Santino Taverna –, ci sono anche informazioni sui prezzi al metro quadro: stabili nelle province di Gorizia e Trieste, in rialzo del 5% sul ristrutturato e del 10% sul nuovo in provincia di Pordenone e con percentuali tra il 6% e l’8% sull’usato e dall’8% al 10% sul nuovo a Udine.
«Il settore immobiliare, pilastro del terziario, continua a operare con la forza della sua professionalità e competenza», ha sottolineato Da Pozzo nel ricordare che «su 100mila imprese attive in Friuli Venezia Giulia, circa 20mila sono legare al mondo delle costruzioni. L’impegno, ora, sarà quello di comprendere i grandi cambiamenti all’interno dell’economia e della società».
«Dopo la battuta d’arresto dello scorso anno imputabile a fattori esogeni – ha quindi spiegato Dondi dall’Orologio –, il mercato immobiliare è nelle condizioni di riprendere la strada della crescita, sfruttando condizioni di accesso al credito che stanno tornando ad essere meno penalizzanti e selettive». «Il costo del finanziamento per l’acquisto della casa in diminuzione e ulteriori probabili tagli della BCE ai tassi di riferimento – ha spiegato da parte sua Coletti – ci inducono a vedere positivamente le prospettive dei mutui e il loro supporto al settore immobiliare residenziale. I tassi in calo e il miglioramento delle prospettive del mercato residenziale stanno guidando l’aumento della domanda di mutui, attesa in accelerazione in questi ultimi mesi dell’anno. I flussi di nuovi mutui hanno infatti invertito la rotta, tornando a crescere dal secondo trimestre 2024, così come le compravendite residenziali, anch’esse registrate in aumento la scorsa primavera».
A chiudere i lavori, il presidente nazionale Taverna, che si è rivolto alla platea degli agenti rimarcando come «in un mercato in costante evoluzione, come si è ben compreso negli anni della pandemia, la riduzione dei nuclei familiari e l’aumento di componenti over 60 sono elementi di cui la categoria dovrà tenere conto». Il numero delle compravendite immobiliari, ha infine riassunto Taverna citando i dati di una recente indagine Confcommercio Fimaa, «ha ripreso quota nella parte centrale del 2024 e chiuderà l’anno praticamente agli stessi livelli del precedente, con 710mila transazioni. In positivo anche l’andamento dei prezzi (+2,6%), su cui incide in parte il trend delle case nuove. Le locazioni invece caleranno del 2,5% a causa della scarsa offerta, ma questo fattore determinerà anche un aumento dell’importo dei canoni».