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L’UE introduce nuovi limiti alla pesca nel Mediterraneo, Cisint (Lega) “nuova batosta per i pescatori”

Si sono conclusi nella tarda notte di ieri i dibattiti sulla proposta di riduzione della pesca nel Mediterraneo all’interno del Consiglio dei Ministri dell’UE AGRIFISH. Per il Mediterraneo occidentale, i ministri hanno concordato di diminuire notevolmente la quota per la pesca a strascico: il 38% nelle sole acque italiane. Rispetto al 2024, il Consiglio ha inoltre deciso, per l’Italia, la riduzione del 6% dei limiti massimi di cattura per il gambero blu e rosso. Leriduzioni entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025. “E’ ora di cominciare a riconoscere che la Politica Comune della Pesca sta portando alla fine del settore che dovrebbe invece tutelare:appare palese il fatto di come la Commissione UE stia continuando a perseguire il proprio lento, ma inesorabile lavoro di demolizione del comparto della pesca. In Italia, paese in cui il consumo di pesce é in costante crescita, continuiamo ad importare prodotti ittici dall’estero, col paradosso di subire continue limitazioni imposte da Bruxelles. Appare chiaro come i burocrati europei, ragionando per schemi, si dimostrino ben distanti da una realtá mai vissuta o toccata con mano. Una nuova batosta per i nostri pescatori, che di questo passo saranno decimati in pochi anni e, nella peggiore delle ipotesi, anche in questo settore inizieremo a dipendere da Paesi terzi. A rimetterci, come sempre, economia e tradizione, obbligando indirettamente i consumatori a rinunciare alla qualitá a km zero del nostro pescato.” dichiara l’eurodeputato Anna Maria Cisint (Lega – Patrioti per l’Europa), membro della commissione pesca del Parlamento europeo.

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