FRIULI VG

A TRIESTE LAUREA AD HONOREM A MATTARELLA E PAHOR

L’Università degli Studi di Trieste ha conferito la Laurea Magistrale ad honorem in Giurisprudenza a Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, e a Borut Pahor, già Presidente della Repubblica di Slovenia. La cerimonia si è svolta oggi nell’Aula Magna dell’Ateneo. L’evento avviene quattro anni dopo l’incontro a Basovizza, sul Carso, in cui i due resero omaggio alle vittime delle Foibe tenenendosi per mano. Fu l’evento simbolo della riconciliazione tra i due Paesi, ultima tappa di un processo di riavvicinamento cominciato già con la presidenza di Giorgio Napolitano e con la partecipazione della Croazia. Veniva così sancita la pacificazione dopo le atrocità e le sofferenze della seconda Guerra mondiale. Borut Pahor fu il primo capo dello Stato sloveno a rendere omaggio alle vittime delle foibe, davanti al sacrario di Basovizza, con Mattarella; poi i due presidenti fecero lo stesso davanti al monumento ai caduti sloveni fucilati dai fascisti, sempre mano nella mano. L’appuntamento di oggi è il principale delle celebrazioni per il centenario dell’ateneo triestino. La cerimonia, nell’aula magna, è cominciata con il saluti istituzionali ed è proseguita con la lettura delle motivazioni del conferimento delle lauree da parte del professor Gian Paolo Dolso, direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche, e della docente slovena del Dipartimento Tereza Pertot. Questa la motivazione: “Sergio Mattarella e Borut Pahor hanno saputo coraggiosamente ripudiare la prospettiva angusta dell’egoismo nazionalistico, per perseguire invece una politica di riconciliazione, retta sulla creazione e sul consolidamento di spazi e di simboli dedicati alla memoria collettiva, quale fondamento di autentica pace tra i popoli. Due statisti che hanno interpretato l’amor di patria in una dimensione europea alta, così contribuendo a trasformare la frontiera adriatica, da territorio di aspro conflitto etnico e culturale, ad area di dialogo, di cooperazione e di amicizia, nella comune coscienza dei diritti umani e nella luce delle libertà democratiche”.E’ seguita poi la lettura delle laudatio e la consegna della pergamena e della toga. Infine Mattarella e Pahor hanno esposto le rispettive lectio magistralis.

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