FRIULI VG
A VITO D’ASIO, NELLA CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO, IL 1° SETTEMBRE CI SARA’ LA CELEBRAZIONE PUCCINIANA “MADAMA PUCCINI… VOGLIATEMI BENE, UN BENE PICCOLINO”
Giulia D’Andrea, musicista colta e dalla carriera internazionale guida, lungo un interessante percorso dedicato alla musica del compositore toscano, lo Stravinskij Ensemble
Il 1 settembre, alle 17.00, nella Chiesa di San Michele Arcangelo a Vito d’Asio con l’associazione Hortus Librorum Antica Biblioteca Mons. Leonardo Zannier, ci sarà una raffinata celebrazione pucciniana: ‘MADAMA PUCCINI……vogliatemi bene, un bene piccolino’ .
Giulia D’Andrea, musicista colta e dalla carriera internazionale, guida, lungo un interessante percorso dedicato alla musica del compositore toscano, lo Stravinskij Ensemble, un nonetto di strumentisti di grande valore, proveniente da alcune delle più rilevanti orchestre nazionali: Mariangela Lontani (flauto), Emanuela Signorato (oboe), Elena Paroni (clarinetto), Dario Braidotti (fagotto), Cristiano Zampar (corno), Laura Pandolfo (arpa), Nicola Mansutti (violino I), Elena Blessano ( violino II), Elena Allegretto (viola), Federica Tavano (violoncello), Daniele Rosi ( contrabbasso).
Ci saranno pagine strumentali, come l’intermezzo di ‘Manon Lescaut’ ed arie d’opera, per esempio ‘Vissi d’arte’ ed ‘ Un bel di vedremo’. eseguita da due valenti soprano: Daniela Esposito e Federica Vinci.
I brani musicali sono collegati dagli interventi di Gianluca Macovez, studioso di scenografia ed artista, che attraverso materiali e documenti cercherà di offrire una chiave di lettura della figura di Puccini che metta in evidenza aspetti meno indagati; sfaccettature personali, che si specchino nelle sfumature delle partiture; che spieghi le analogie fra Giacomo e le sue eroine.
In questo modo si cercherà di dare spessore a Madama Puccini, che è una donna immaginaria, l’idea del Femminino, che il compositore ha descritto attraverso tutti i suoi personaggi femminili.
Una figura che viene tratteggiata dalla gelosia di Tosca e dalla caparbia fedeltà di Liù, autonoma e autoritaria come Minnie, capace di un amore assoluto Cio Cio San, ma anche dell’ironia di Lauretta; una madre ferita come Angelica ma anche una regina altera come Turandot.
Nel corso dello spettacolo si cercherà di costruire una sorta di diario immaginario del compositore , le cui pagine, invenzione artistica di Macovez, prenderanno tangibile forma e verranno distribuite al pubblico presente, a memoria di una serata che speriamo resti nella memoria degli intervenuti.