AL VIA LA PRIMA ASTA TELEMATICA DELLA BORSA ITALIANA DEL LEGNO: LA PIATTAFORMA DI MACHTMAKING TRA DOMANDA E OFFERTA DEDICATA ALLA FILIERA DEL LEGNO
Il 26 maggio, presso la sede della Comunità di Montagna della Carnia, a Tolmezzo, Assolegno insieme a Legno Servizi terranno una simulazione della prima sessione di mercato all’interno della piattaforma Borsa Italiana del legno, coinvolgendo le aziende del territorio friulano
Stimolare l’incontro tra domanda e offerta, valorizzando le filiere locali e avvicinare i vari anelli della filiera del legno, sono gli obiettivi della piattaforma digitale della Borsa Italiana del Legno che, per la prima volta, vedrà la sua applicazione pratica tra gli operatori di settore grazie a una collaborazione tra Assolegno e Legno Servizi il giorno 26 maggio, a partire dalle ore 17.00, presso la sala conferenze della Comunità di Montagna della Carnia, a Tolmezzo.
«Il bosco italiano e la filiera industriale a esso collegata, oggi, possono essere il vero volano per arrivare a mettere a terra un processo di transizione ecologica e di decarbonizzazione del nostro settore edile – spiega Angelo Marchetti, presidente di Assolegno -. In questo quadro di nuova sostenibilità e di nuovo modello dell’abitare è indispensabile creare sinergia tra tutti gli anelli della nostra filiera. Potenzialmente la digitalizzazione rende più vicini gli operatori, evidenzia le proprie potenzialità di sviluppo all’interno del mercato e conforma il comparto forestale con quello industriale, armonizzandone il linguaggio e creando le basi per la definizione di un cluster a livello nazionale».
Anche Marco Vidoni, presidente del Gruppo Legno di Confindustria Udine si mostra dello stesso avviso: «Con il progetto della Borsa Italiana del Legno sono stati codificati più di 400 assortimenti a base legno destinati al comparto edile, ma che un domani non tanto lontano potrebbe essere esteso al settore degli imballaggi e delle finiture di interno, raggruppando un numero di aziende superiore alle 13.500, con un turnover di oltre 9 miliardi di euro e 42.000 addetti impiegati. Se riuscissimo a diminuire solo della metà le importazioni di legnami dall’estero si potrebbero dirottare circa 600 milioni di euro provenienti da risorse private verso gli stessi territori montani che, a loro volta, potrebbero generare ulteriori economie di scala valorizzando le imprese e l’utilizzo di legname nazionale».
Un elemento questo che il presidente di Legno Servizi Carlo Piemonte riprende, sottolineando l’importanza di fare sinergia e del progetto della Borsa Italiana del legno: «Partecipare attivamente alla valorizzazione dei nostri boschi, creare le condizioni affinché le utilizzazioni boschive siano sempre più espressione di un’identità regionale, e che sappiano intercettare i bisogni del mercato guardando al futuro in un’ottica di sostenibilità e innovazione, rientra a pieno all’interno della nuova visione di Legno Servizi che con il Consiglio di amministrazione stiamo impostando. È proprio per questo che ci siamo resi fin da subito disponibili nel supportare attivamente il progetto della Borsa Italiana del legno, al fine di dare un ulteriore strumento alle filiere artigianali e industriali che insistono sul nostro territorio e che vedono nel bosco legno Fvg un volano di sviluppo e crescita delle comunità. Il tutto inserito in un’ottica di sistema nazionale che è chiamato ad affrontare sfide sempre maggiori, vista la carenza di materie prime e dei grandi mutamenti di scenario in atto a livello internazionale».
Per partecipare all’incontro e prendere parte alla simulazione della prima asta digitale, si invita a consultare il sito di Assolegno.it e di Legnoservizi.it.