FRIULI VG

Al via la seconda festa alpina a Duino Aurisina all’insegna della solidarietà

La seconda edizione della Festa Alpina a Sistiana all’insegna della solidarietà si terrà venerdì 5 e sabato 6 luglio presso il Bar Alabarda dalle 16 in poi.

La manifestazione, coordinata dal Gruppo Ajser 2000, il Lions Club, il Gruppo Ermada e la Famiglia Alpina di Duino Aurisina Ana Sezione Trieste, sostenuta dal Comune di Duino Aurisina e dalla Regione Fvg prevede un ricco programma di attività e incontri.

La Festa Alpina che prenderà il via questo venerdì alle 16 – ha voluto illustrare Giuliano Bagatin, responsabile della Famiglia Alpina di Duino Aurisina appartenente alla Sezione Ana di Trieste- con l’inaugurazione ufficiale alla presenza di numerose autorità. Siamo particolarmente felici ed orgogliosi di poter proseguire il nostro cammino all’interno ed insieme alla Comunità dove operiamo. Siamo attivi da quasi due anni, dove abbiamo cercato in punta di piedi di essere da supporto alle altre associazioni culturali e sociali del territorio, così come siamo al fianco degli enti come il Comune di Duino Aurisina per alcune cerimonie e alla Curia per alcuni lavori di manutenzione all’interno della Chiesa di San Giovanni in Tuba.

 

Al saluto del responsabile di Duino Aurisina fanno eco le sottolineature del Presidente e del Vice Presidente Ana Sezione di Trieste Paolo Candotti e Giorgio Sandri – esprimiamo grande soddisfazione per questa seconda edizione della Festa Alpina promossa dalla nostra Famiglia Alpina di Duino Aurisina sempre attenta alle esigenze del territorio in cui opera. Due giorni di spirito alpino, contrassegnato dalla solidarietà e dalle canzoni degli alpini attraverso i cori delle varie sezioni.

All’inaugurazione seguirà un intervento di Erica Margaret, responsabile del Centro educativo educazionale di Malchina in collaborazione con la cooperativa La Quercia per la presentazione delle attività del Centro.

Successivamente verrà presentata la mostra “Acqua Terra Fuoco Pietra: Impegno e rispetto per la memoria“, promossa dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis nel contesto del Progetto Vajont sostenuto dalla Regione Fvg illustrata dal Presidente Massimo Romita.

Alle 17 ci sarà la presentazione del libro “Carso 2022/Kras 2022: Memoria di un incendio” con la partecipazione dell’autrice Giulia Sandrin intervistata da Carmen Gasparotto. Il ricavato della vendita del Libro, sarà devoluto alle associazioni di volontariato che si sono adoperate per lo spegnimento degli incendi del Carso del 2022.

A seguire sarà il turno del libro “I primi 100 anni delle Penne Nere di Gorizia”, a cura dell’Ana di Gorizia con la presenza del presidente Paolo Verdoliva.  La giornata si concluderà con un concerto del Coro Ana Picozza di Carpacco alle 20.00 con melodie alpine

L’indomani si inizia con una visita guidata al Mitreo di Duino alle 10 in collaborazione con il Gruppo Speleologico Flondar, seguita alle 17 da un incontro dal titolo “Gli alpini e le montagne” con gli allievi del Corso di recitazione dell’Università della Terza Età con la regia di Romana Olivo.Al termine  ci sarà un incontro con Mauro Depetroni del Centro Studi Ana e di Silvo Stok dal titolo “Dal Milite Ignoto all’Erma della Terza Armata”.

Alle 18:30 verrà presentata l’iniziativa “Le Bottiglie della Solidarietà” in collaborazione con il Lions Club Duino Aurisina, ulteriori dibattiti e racconti alpini previsti nel corso della giornata. La festa si chiuderà alle 19.30 con un concerto del Coro Alpini Passons.

“Abbiamo voluto affiancare la Famiglia Alpina nell’organizzazione di questa seconda edizione della Festa Alpina – ha voluto sottolineare Andrea Spadaro presidente dell’Ajser 2000, – per lo spirito che il corpo degli alpini rivolge al prossimo, e ancora di più in questa occasione rivolgendo tutto il ricavato ai ragazzi del CEO di Malchina.

Durante i due giorni impegnativi, sarà presente uno stand della solidarietà per il Ceo di MALCHINA, dove le associazioni coordinate con il Lions Club Duino Aurisina promuoveranno la vendita ad offerta libera (minimo 10 euro) della Bottiglia della Solidarietà prodotta da una Azienda di Prepotto il cui intero ricavato andrà alle attività del Ceo stesso.

Il Bar Alabarda di Sistiana che ospita la manifestazione, proporrà grigliate e altre specialità del territorio, mentre il Ristorante San Mauro a Borgo San Mauro predisporrà il Menu’ Alpino per l’occasione.

La manifestazione è sostenuta da numerose associazioni ed enti locali, rendendola un importante evento di solidarietà e memoria storica.

A corollario dell’evento dal primo luglio presso lo Spazio Cultura di Borgo San Mauro ospita una mostra fotografica a cura del Gruppo Ermada Flavio Vidonis “Omaggio alle portatrici carniche” con le immagini di Stefano Piazza, delegato della sezione carnica dell’Ana, in occasione della Adunata di Udine.

Approfondimenti

IL CORO PICOZZA DI PAGNACCO

 Coro Picozza, istituito nel 2002, è il risultato di un progetto formativo messo in piedi nel 2001 da alcuni coristi, dedicato all’interpretazione del canto corale alpino e inizialmente destinato ad esaurirsi di lì a poco, all’Adunata Nazionale degli Alpini di quell’anno. Invece questa realtà è proseguita ed ora ci sono una ventina di coristi provenienti da diverse località più o meno vicine a Carpacco, paesino al centro del Friuli, sulle colline del fiume Tagliamento. Il nome del coro è stato scelto per l’immagine montanara che evoca. Il nome è rivelatore anche dello spirito che li accomuna, quello spirito scarponaro che tiene assieme la combriccola. Cantano a quattro voci scoperte, proponendo brani d’ispirazione popolare e alpina.Si sono esibiti in molte piazze, chiese e teatri, anche fuori dai confini regionali. Il coro ha uno stile interpretativo tutto suo, originale. Il coro è diretto da Martina Gorasso

IL CORO ALPINI PASSONS

Il Coro Alpini Passons si è costituito nel 1993 da alcuni alpini in congedo e simpatizzanti. Oltre a impegnarsi in manifestazioni a carattere sociale, il coro è stato ospite in diverse rassegne regionali e nazionali. Ha partecipato a tutte le adunate nazionali di alpini svoltesi dal 1996 a oggi. Nel 2001 il coro ha inciso un cd in cui ha raccolto i brani dedicati alla montagna e alla tradizione alpina oltre che al folclore popolare friulano. A dicembre organizza una rassegna di cori alpini alla quale partecipano cori provenienti anche da regioni limitrofe. Direttore del coro Marius Bartoccini

Carso 2022/Kras 2022 Memoria di un incendio. Spomin na požar di Giulia Sandrin – Il libro raccoglie testimonianze di persone che sono state coinvolte a vario titolo nei drammatici incendi che hanno il colpito il Carso italiano e sloveno nell’estate del 2022 e riportano le esperienze di volontari, professionisti, piloti e cittadini che si sono impegnati per lo spegnimento e la salvaguardia del territorio. Il volume comprende inoltre scritti e disegni degli alunni delle scuole di San Michele del Carso/Vrh e di Miren-Kostanjevica che ricordano le esperienze di quei giorni, visti attraverso gli occhi dei bambini. I racconti sono impreziositi dalle immagini di due fotografi amatoriali, dei disegni di una illustratrice e delle foto scattate sul campo dalla Protezione Civile e dai vari corpi impegnati nelle operazioni di spegnimento. I testi, tutti in italiano e sloveno vogliono contribuire a conservare la memoria di quanto è accaduto, non solo per poter evitare che ciò si ripeta, ma soprattutto per sottolineare l’immensa solidarietà tra persone e la collaborazione tra Paesi che ha contraddistinto un evento che non sarà dimenticato. Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto ad associazioni ed enti che provvederanno al ripristino e alla tutela del Carso.

IL CEO DI MALCHINA

il Centro educativo occupazionale opera all’interno della struttura di Malchina   destinata a essere frequentata da una decina di ragazzi diversamente abili, proveniente da varie località del territorio, e si propone di offrire un servizio educativo che spazia dai laboratori artistici alle attività sportive, passando per le uscite didattiche in città o in luoghi di particolare interesse artistico.Il progetto prevede anche periodi di vacanza utili a offrire un supporto alle famiglie. Il Centro è gestito, per conto del Comune, dalla Cooperativa sociale La Quercia di Trieste, che mette a disposizione gli operatori la cui professionalità, unita alla collaborazione con le agenzie territoriali pubbliche e private del Terzo settore, rende questa «una delle eccellenze per il Comune di Duino Aurisina»,

LA MOSTRA “ACQUA, TERRA, FUOCO E PIETRA, IMPEGNO E RISPETTO PER LA MEMORIA” – VAJONT una lezione ancora aperta.

La mostra “Acqua, Terra, Fuoco e Pietra, impegno e rispetto per la memoria” Vajont una lezione ancora aperta è promossa dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis arriva dopo due anni dalle vicende degli incendi che hanno devastato il carso nel 2022, a memoria d’uomo, una catastrofe mai vista prima su un territorio particolarmente sensibile. Ed è proprio ai volontari e alle forze dell’ordine che hanno operato con estrema difficoltà che va la dedica e le principali immagini della mostra stessa, immagini particolarmente toccanti per chi ha vissuto da operatore o da cittadino direttamente quei tragici momenti. Gli elementi acqua, terra, fuoco e pietra sono simboli della vita in tutta la storia dell’umanità, ma se non rispettati attraverso un corretto mantenimento degli equilibri, possono diventare il preavviso per eventi avversi. Il nostro progetto vuole concentrarsi sul significato della parola memoria che indica sì l’atto di ricordare, ma soprattutto lo sforzo di recuperare e di rappresentare un evento accaduto. Il disastro del Vajont trova elementi di similitudine, e spunti significativi di riflessione, anche in altri tragici eventi che hanno colpito la nostra regione accomunati spesso dalla noncuranza con cui l’uomo si rapporta con la natura, intesa come ecosistema, di cui l’uomo stesso dovrebbe essere al centro come responsabile. Ne sono un esempio gli incendi che hanno devastato il Carso, l’incessante erodersi della montagna, le violente grandinate, l’esondazione dei fiumi, favoriti in parte dai fenomeni legati al cambiamento climatico. Il progetto intende sensibilizzare vecchie e nuove generazioni di cittadini e le istituzioni sui temi dell’attività umana nella sua strettissima relazione con l’ambiente circostante, affrontando il dramma del Vajont in parallelo con i sempre più frequenti eventi distruttivi, valorizzando l’importanza della conoscenza e della preparazione nel quadro dei valori della Protezione Civile. Ed è proprio nella similitudine tra i disastri ambientali che continuano purtroppo pesantemente a colpire i luoghi in cui viviamo che trova spazio il contenuto comunicativo del nostro progetto. Cosa può avere di simile la tragedia del Vajont, dovuta all’errore e all’avidità umana, con gli incendi del Carso? Cosa possono avere di simile eventi calamitosi come l’esondazione di fiumi o canali – a volte dovuti alla carenza di manutenzione e pulizia – e il crollo di tetti, alberi e costruzioni a causa di trombe d’aria? Nel lungo percorso del progetto, con l’ausilio di esperti, testimoni, amministratori, periti, responsabili della Protezione Civile e degli altri Corpi preposti alla difesa e alla salvaguardia del territorio, analizzeremo quanto negli ultimi 70/80 anni è accaduto nella nostra Regione.

 

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