BEARZI: FIGISC CONFCOMMERCIO – Prezzi carburanti: niente speculazioni estive, sono stabili e sotto gli aumenti internazionali dei prodotti raffinati
“Come di consueto, nel periodo estivo si riaccendono le polemiche inutili sul prezzo dei carburanti” dichiara Bruno BEARZI, Presidente Nazionale FIGISC CONFCOMMERCIO, l’associazione di categoria dei gestori delle pompe di carburanti «Secondo la tesi di alcune associazioni di consumatori “le compagnie ne approfittano per aumentare i listini della benzina e del gasolio, tanto sanno che gli automobilisti in partenza dovranno pagare comunque”, secondo il consueto copione complottista di ogni estate, Pasqua e Natale».
Il Presidente dei benzinai invita a guardare i numeri veri: la benzina a fine giugno costava in self in media 1,849 euro/litro, 1,851 presso le pompe delle petrolifere, in servito in media 2,000 euro/litro e 2,027 dai punti vendita delle compagnie; a ieri (17 luglio) i prezzi erano in self rispettivamente 1,866 e 1,870 ed in servito 2,015 e 2,043; la differenza è per il self di +0,017 e di +0,019, a seconda che si parli della media generale (incluse le pompe bianche) o dei prezzi delle petrolifere, al servito la differenza è +0,015 e +0,016 euro/litro.
Se si parla di gasolio, a fine giugno costava in self in media 1,690 euro/litro, 1,692 presso le pompe delle petrolifere, in servito in media 1,845 euro/litro e 1,871 dai punti vendita delle compagnie; a ieri (17 luglio) i prezzi erano in self rispettivamente 1,713 e 1,717 ed in servito 1,866 e 1,894; la differenza è per il self di +0,023 e di +0,025, a seconda che si parli della media generale (incluse le pompe bianche) o dei prezzi delle petrolifere, al servito la differenza è +0,021 e +0,023.
«Nello stesso periodo (ossia dal 30 giugno al 17 luglio)» precisa Bearzi «la quotazione dei prodotti raffinati sul mercato del Mediterraneo (sulla cui base viene formato il prezzo nella filiera) è aumentata da 0,566 a 0,598 euro/litro per la benzina e da 0,555 a 0,589 per il gasolio: per la prima l’aumento è di +0,032 euro/litro, che con IVA diventa +0,038, per il secondo l’incremento è di +0,034 euro/litro (+0,041 con IVA). A ben vedere, pertanto, le quotazioni sono aumentate più di quanto sia aumentato il prezzo alla pompa, che rimane sotto la crescita dei raffinati tra 0,018 e 0,020 euro/litro».
«I prezzi della benzina al servito attorno (poco sotto o sopra) ai 2 euro/litro vanno avanti da mesi – con una fase attorno a 1,970-1,980 tra i primi di maggio ed i primi di giugno –» conclude la FIGISC «ma qualcuno se ne accorge solo adesso per montare l’abituale diatriba balneare e per rinverdire la “soglia psicologica” dei 2 euro. Magari anche ricordiamo che di 2,00 euro/litro di benzina servito, 1,090 sono tasse: ossia accisa ed IVA, e che per il benzinaio restano 0,050 euro/litro, qualsiasi sia il prezzo finale. Se d’estate non si sa di cosa scrivere, magari evitiamo di riciclare vecchie veline!»