FRIULI VG

Cia Fvg: i direttori delle Riserve di caccia devono rispondere direttamente dei danni all’agricoltura causati dai cinghiali

È la proposta dell’Organizzazione sindacale formulata all’assessore Zannier e ai responsabili venatori territoriali. Dopo il Piemonte e la Liguria, nuovo caso di peste suina a Roma

«L’invasione dei seminati da parte della fauna selvatica, cinghiali in particolare, ha raggiunto livelli intollerabili – è la denuncia di Luca Bulfone, direttore di Cia Fvg – Agricoltori Italiani –  e un tanto abbiamo anche ribadito all’assessore alle Risorse agroalimentari e alla caccia del Friuli VG, Stefano Zannier, durante un recente incontro svoltosi a Udine, presso la Regione, al quale erano presenti una decina di agricoltori della Bassa friulana (di Chiopris Viscone, Medea, Fratta, Borgnano, Aquileia), i rappresentanti della Kmecka Sveza  e alcuni direttori delle Riserve di caccia e dei Distretti venatori competenti per territorio. Abbiamo anche formulato una precisa richiesta: le Riserve, i Distretti venatori e i loro direttori, devono essere chiamati alla diretta responsabilità per i danni che la fauna selvatica causa all’agricoltura e alla pubblica sicurezza. I dirigenti venatori, infatti – prosegue Bulfone – non sempre ascoltano le richieste d’aiuto degli agricoltori i quali, in alcuni casi, hanno addirittura deciso di non seminare il mais a causa dell’invasione dei selvatici che scorrazzano indisturbati per i campi distruggendo irrimediabilmente il loro lavoro. Alcuni di questi direttori, nello specifico, hanno ritardato i tempi dell’apertura dei prelievi in deroga. I cacciatori, inoltre, non sono nemmeno usciti e continuano a non uscire perchè attendono di poter abbattere animali di un peso maggiore (a scapito degli agricoltori, ovviamente). Tutto ciò, non solo negando i danni subiti dai coltivatori, ma anche mettendo in campo uno scarso senso di responsabilità nella prevenzione sanitaria, poiché sappiamo quanto sia grave l’eventuale diffusione della peste suina africana trasmessa dai cinghiali che, dopo il Piemonte e Liguria (109 i capi ammalati), è stata segnalata anche a Roma dove è appena stato trovato un animale infetto».

 

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