FRIULI VG

Cia Fvg, l’approvazione delle norme sulle TEA sono una svolta storica per agricoltura

Per la prima volta in Europa, via libera all’emendamento sulla sperimentazione in campo. Il presidente Fvg Clementin: è una soluzione per tutelare la produttività e rispondere alla crisi climatica. Con Iga, Fvg all’avanguardia della ricerca       

Una svolta storica per il mondo agricolo italiano, necessaria a sviluppare piante più green e resistenti a cambiamenti climatici e malattie, tutelando al contempo produttività e sostenibilità del settore. Così Cia Fvg-Agricoltori Italiani commenta con soddisfazione l’approvazione all’unanimità, nell’VIII e IX Commissione riunite del Senato, dell’emendamento al Decreto Siccità che consente la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA).

«Il settore primario ha bisogno di accrescere la quantità e la qualità delle produzioni, assicurare un reddito agli agricoltori e, al contempo, realizzare la transizione verde e far fronte alla crisi climatica – spiega il presidente regionale di Cia, Franco Clementin -. D’altra parte, solo nell’ultimo anno gli eventi estremi sono raddoppiati, tra siccità, gelate, alluvioni, con un aumento di cinque volte delle perdite di raccolto di frutta e verdura e, ormai, i fattori climatici, da soli, spiegano tra il 20 e il 49 per cento delle fluttuazioni del rendimento agricolo».

Per rispondere a tutto questo, continua Clementin: «È indispensabile cogliere la strada della ricerca e dell’innovazione genetica in particolare dove, tra l’altro, il Friuli VG è all’avanguardia assoluta, ad esempio, grazie al lavoro dell’Istituto di Genomica Applicata (Iga) di Udine, fondato nel 2006. Ringraziamo, quindi, i tre primi firmatari delle proposte di legge sulle TEA, Raffaele NeviLuca De Carlo e Gian Marco Centinaio, grazie ai quali l’Italia può tornare protagonista delle biotecnologie agricole, diventando il primo Paese in Europa ad avviare la sperimentazione in campo delle TEA. Contemporaneamente, è un segnale forte che diamo a Bruxelles per accelerare sulla proposta di regolamento in materia, altrimenti si corre il rischio di bloccare l’iter del provvedimento. Auspichiamo perciò che, in tempi brevi, sia avviato il percorso attuativo – conclude il presidente di Cia Fvg -, così da poter mettere le nuove tecniche di miglioramento genetico al servizio del settore e difendere, di più e meglio, le filiere agricole Made in Italy».

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