Continua l’attività di sensibilizzazione per la prevenzione degli incendi boschivi messa in campo dal Comune di Monfalcone
Si invitano i cittadini possessori di terreni in prossimità della rete ferroviaria a curare il verde
In vista dell’arrivo dell’estate e del conseguente innalzamento delle temperature, il Comune di Monfalcone intende sensibilizzare la cittadinanza sulla prevenzione degli incendi boschivi, attraverso iniziative pensate per limitare il rischio di innesco dei roghi.
Tra le azioni recentemente adottare a tale scopo, l’Amministrazione comunale ha infatti supportato l’iniziativa “Carso non Arso 2023” – promossa dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Gorizia con il supporto della Prefettura di Gorizia, della Protezione Civile e dal Corpo Forestale regionale – realizzata con l’obiettivo di fornire informazioni agli studenti che frequentano gli istituti scolastici della città su come proteggere le proprie abitazioni dagli incendi “di vegetazione” e per far conoscere ai cittadini il sistema regionale di Protezione Civile e volontariato AIB (Antincendio Boschivo).
Analogamente, l’Amministrazione ritiene necessario informare i cittadini anche sul rispetto delle vigenti disposizioni normative in materia di prevenzione degli incendi e sui comportamenti da tenere, per scongiurare quanto più possibile situazioni di possibile pericolo.
Essendo la città attraversata da una linea ferroviaria – destinata sia al trasporto di passeggeri che di merci – percorsa da una mole importante di treni, che scorre in prossimità di numerosi terreni privati, incrociando anche porzioni sulle quali crescono, spesso spontaneamente, piante ad alto fusto, vegetazione erbacea e arbustiva, si mettono in evidenza le norme rivolte ai possessori, a qualsiasi titolo, di terreni adiacenti alle linee ferroviarie, i quali sono tenuti a rispettare le necessarie distanze di sicurezza.
La materia è disciplinata dal D.P.R. 753/80 – “Norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell’esercizio delle ferrovie” che stabilisce, agli artt. 52, 55 e 56:
art. 52:
Lungo i tracciati delle ferrovie è vietato far crescere piante o siepi ed erigere muriccioli di cinta, steccati o recinzioni in genere ad una distanza minore di metri sei dalla più vicina rotaia, da misurarsi in proiezione orizzontale.
Tale misura dovrà, occorrendo, essere aumentata in modo che le anzidette piante od opere non si trovino mai a distanza minore di metri due dal ciglio degli sterri o dal piede dei rilevati.
Le distanze potranno essere diminuite di un metro per le siepi, muriccioli di cinta e steccati di altezza non maggiore di metri 1,50.
Gli alberi per i quali è previsto il raggiungimento di un’altezza massima superiore a metri quattro non potranno essere piantati ad una distanza dalla più vicina rotaia minore della misura dell’altezza massima raggiungibile aumentata di metri due.
Nel caso che il tracciato della ferrovia in trincea o in rilevato, tale distanza dovrà essere calcolata, rispettivamente, dal ciglio dello sterro o dal piede del rilevato.
art. 55
I terreni adiacenti alle linee ferroviarie non possono essere destinati a bosco ad una distanza minore di metri cinquanta dalla più vicina rotaia, da misurarsi in proiezione orizzontale.
art. 56
Sui terreni adiacenti alle linee ferroviarie qualsiasi deposito di pietre o di altro materiale deve essere effettuato ad una distanza tale da non arrecare pregiudizio all’esercizio ferroviario.
Tale distanza non deve essere comunque minore di metri sei, da misurarsi in proiezione orizzontale, dalla più vicina rotaia e metri due dal ciglio degli sterri o dal piede dei rilevati quando detti depositi si elevino al di sopra del livello della rotaia.
La distanza di cui al comma precedente è aumentata a metri venti nel caso che il deposito sia costituito da materiali combustibili. (ad esempio ramaglie, foglie secche, covoni di grano, seccume vegetale in genere).
Il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, motiva le scelte dell’Amministrazione: “Ricorderemo a lungo, forse per sempre, le immagini del nostro Carso in fiamme, mentre un immane dispiegamento di uomini tentava di arginare i numerosi incendi che la scorsa estate hanno divorato centinaia di ettari di territorio carsico in territorio italiano e sloveno. Non possiamo permettere che quanto accaduto si ripeta ancora, per questo abbiamo intrapreso tutta una serie di azioni per cercare di prevenire gli incendi, prevedendo, ad esempio, la pulizia del sottobosco e intervenendo sulle alberature al fine di limitare l’eventuale propagazione delle fiamme, ma per ottenere risultati più efficaci risulta fondamentale la collaborazione di tutti, perché anche piccoli gesti possono essere importanti per salvare i nostri boschi. Ci rivolgiamo quindi ai cittadini monfalconesi, in questo caso soprattutto a coloro che possiedono terreni in prossimità della rete ferroviaria, invitandoli a manutenere il verde all’interno delle loro proprietà, soprattutto nel periodo estivo. Abbiamo già chiesto a Rfi una maggiore attenzione e l’adozione di misure che evitino l’innesco di incendi dai ferodi dei loro treni, ma anche i cittadini sono tenuti a fare la propria parte, non solo perché esistono delle norme che lo impongono, ma anche perché si tratta di una dimostrazione di senso civico verso il prossimo e l’ambiente che fa bene all’intera comunità”.