Figelj (Coldiretti Fvg): «Sul no alla carne sintetica Italia apripista»
«L’auspicio è che ora ci seguano anche altri Paesi dell’Unione europea». Martin Figelj, presidente regionale della Coldiretti del Friuli Venezia Giulia, sottolinea con grande soddisfazione il va libera definitivo della Camera al testo del disegno di legge “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali”, già approvato dal Senato il 19 luglio scorso.
È il risultato, osserva Figelj, «della grande mobilitazione della Coldiretti, capace di raccogliere oltre 2 milioni di firme, con 3mila comuni che hanno deliberato a favore, spesso all’unanimità, come tutte le Regioni ed esponenti di ogni schieramento, oltre a ministri e sottosegretari, parlamentari nazionali ed europei, sindaci. Senza dimenticare l’alleanza delle tante associazioni che hanno reclamato la difesa della cultura del cibo di qualità contro quello artificiale e sintetico. Una manifestazione di interesse che è servita a far sì che l’Italia diventi il primo Paese a livello mondiale a prendere posizione rispetto a prodotti che riteniamo possano generare rischi nel medio e lungo periodo per la salute».
Ora si tratta di allargare il campo, sottolinea Figelj rilanciando le parole del presidente della Coldiretti nazionale Ettore Prandini: «La battaglia si sposta in Europa dove l’Italia, che è leader mondiale nella qualità e sicurezza alimentare, ha il dovere di fare da apripista nelle politiche di tutela della salute dei cittadini».
Dall’ufficio stampa nazionale
La legge sul cibo artificiale è un risultato che tutela la qualità, la salute e i primati Made in Italy con la dieta mediterranea proprio nel giorno del compleanno della sua iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre del 2010. Un modello alimentare che ha garantito agli italiani valori record di longevità e che – riferisce la Coldiretti – si è affermata a livello planetario tanto da classificarsi come migliore dieta al mondo del 2023 sulla base del best diets ranking elaborato dai media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori.
La legge è dunque un impegno a difesa della dieta mediterranea ma anche – sottolinea la Coldiretti – un segnale importante per l’Unione Europea che, nel rispetto del principio di precauzione, ha già portato da oltre 40 anni a mettere al bando negli alimenti l’uso di ormoni che sono invece utilizzati nei processi produttivi della carne a base cellulare. Peraltro – precisa la Coldiretti – la Commissione Agricoltura dell’Europarlamento si è già espressa sulla carne artificiale coltivata nella risoluzione sulle proteine, respingendo a larga maggioranza un emendamento che individuava nelle proteine coltivate in laboratorio una delle possibili soluzioni al problema della dipendenza degli allevamenti europei dagli approvvigionamenti dall’estero.