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FRIULI STORIA, ecco il cartellone: si riparte da Spilimbergo venerdì 17 gennaio. Poker di incontri su temi antichi e attuali

UDINE – Da venerdì 17 gennaio e fino al 14 marzo 2025 tornano gli Appuntamenti con la storia, il cartellone Ideato e curato dall’Associazione Friuli Storia in sinergia con le Amministrazioni comunali coinvolte: un programma diffuso sul territorio di lezioni e approfondimenti dedicati alla storia e ai suoi temi portanti, affidati a saggisti e divulgatori di riferimento del nostro tempo. Gli Appuntamenti con la storia sono organizzati con il contributo e la collaborazione della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, della Federazione Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia, del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio Culturale dell’Università di Udine, del Circolo Culturale San Clemente di Povoletto e della Associazione èStoria. Venerdì 17 gennaio a Spilimbergo, alle 18.30 nell’Auditorium Olindo Contardo – Casa dello studente (via Udine 3), protagonista sarà lo storico Andrea Zannini, ordinario di Storia dell’Europa all’Università di Udine, per parlare di Scienziati o alpigiani? Chi ha inventato l’alpinismo (XVI-XIX secolo), sul filo rosso della recente Controstoria dell’alpinismo pubblicata dallo storico per Laterza. Già, chi ha inventato l’alpinismo? Davvero è cominciato tutto con la salita di Francesco Petrarca al Mont Ventoux? Oppure sono stati gli illuministi del Settecento? O, ancora, i viaggiatori ed esploratori inglesi dell’Ottocento? Rovesciando la tradizionale narrazione sulla nascita dell’alpinismo, ci spiega Andrea Zannini, possiamo porre al centro di questo racconto i veri protagonisti finora dimenticati: i montanari. Venerdì 24 gennaio 2025, sempre alle 18.30 nella Sala Consigliare di Reana del Rojale (via del Municipio 19), ancora una riflessione capace di congiungere la storia antica, e le antiche vestigia dell’arte, a drammatici accadimenti del nostro tempo: sul tema L’ISIS e la distruzione del patrimonio culturale nell’antica Mesopotamia (2014-2017) interverrà l’archeologo Daniele Morandi Bonacossi, che ha personalmente condotto vari scavi in Siria, Yemen, Oman e Iraq. L’Isis prometteva di radere al suolo tutti i siti archeologici, i musei e i manufatti antichi, i santuari e le tombe non islamiche, i luoghi di culto non sunniti, le statue e i monumenti moderni, insieme alle biblioteche pubbliche delle regioni dell’Iraq e della Siria controllate dal sedicente Califfato islamico. La lezione di Daniele Morandi Bonacossi, professore ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte della Asia Occidentale e del Mediterraneo Orientale antichi nell’Università di Udine, focalizzerà su quanto è accaduto al ricchissimo patrimonio culturale di Siria e Iraq fra 2014 e 2016, e sull’iconoclastia dell’Isis come crimine contro l’umanità. Penultimo appuntamento, venerdì 7 marzo, a Martignacco: sul tema de Le leggi razziali in Italia interverrà la storica Ilaria Pavan, professoressa ordinaria di Storia contemporanea presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca e docente di Storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Alla questione delle Conseguenze economiche delle leggi razziali Ilaria Pavan ha dedicato una riflessione pubblicata dal Mulino, ripercorrendo il silenzio vischioso, legato ad atteggiamenti di omertà e collusione, che aveva velocemente iniziato ad avvolgere la vicenda dei beni sottratti agli ebrei nel periodo fascista. Una vicenda non ancora del tutto conclusa a quasi ottant’anni dalla fine della guerra. Venerdì 14 marzo gli Appuntamenti con la Storia si congedano a Povoletto con una lezione della storica e saggista Laura Pepe dedicata ad Atene e Sparta. Due città e due mondi nella Grecia antica, ispirata dalla recente pubblicazione Sparta, pubblicata per Laterza dalla relatrice. Due città effettivamente agli antipodi, nella tradizione storica, Atene e Sparta: patria di poeti e filosofi, libera, culla della democrazia la prima, e polis militare, “simile a un accampamento” (così Plutarco), severa se non addirittura spietata e oligarchica, la seconda. Oggi, invece, l’idea che Sparta sia stata una città eccezionale e unica nel panorama della Grecia antica è da più parti ridimensionata, forse i punti di contatto con la storica rivale sono più numerosi di quanto la storia ci abbia tramandato.

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