Giorno del ricordo, le celebrazioni del Comune di Monfalcone
“Italiani dimenticati in qualche angolo della memoria come una pagina strappata al grande libro della storia”, afferma Simone Cristicchi nel suo commovente spettacolo “Magazzino 18”. “Per questo la Giornata del ricordo è un’occasione per convertire la memoria di un’immensa tragedia in una riflessione e in un omaggio alle tante vittime”, ha aggiunto il Sindaco Anna Maria Cisint nel corso delle celebrazioni per la giornata del Ricordo.
“Ricordo di quanti, colpevoli solo di essere italiani, hanno dovuto abbandonare la loro terra o peggio, si sono persi sul Carso, trucidati”. Una memoria rimasta silenziosa per oltre sessant’anni: “queste ferite sono ancora così vive, perché solo nel 2004 il Parlamento, istituendo la Giornata del Ricordo squarciò il velo di un’ignobile cancellazione”, continua il Sindaco .
“Furono tutti martiri di un odio ideologico alimentato dalla volontà comunista di imporre il proprio dominio dittatoriale”: con la legge sul Giorno del Ricordo il Parlamento ha riconosciuto che la storia del confine orientale era un pezzo importante della storia del nostro Paese e che le tragedie che colpirono le nostre terre nel cuore del Novecento diventavano capitoli integranti della nostra storia nazionale.
“Non c’è località esente da questa triste contabilità degli orrori titini: Albona, Parenzo, Cherso, Arsia, Dignano, Pisino, Buie, Rovigno, Pola e via via sino alla Foiba simbolo di questa strage, quella di Basovizza, dove nel maggio 1945, durante l’occupazione titina di Trieste, di Monfalcone e di Gorizia, i partigiani jugoslavi gettarono, nel modo più crudele, un numero imprecisato di italiani nella cavità profonda oltre 200 metri”.
“Dobbiamo essere pienamente coscienti di ciò che è accaduto, se vogliamo realizzare, per il futuro dei nostri figli, un mondo diverso, dove l’odio sia sostituito dal dialogo e dalla voglia di camminare insieme”, conclude il suo intervento il Primo Cittadino di Monfalcone.
Cerimonia molto partecipata dalle autorità, civili, militari e religiose, dalle associazioni d’arma e dalla cittadinanza, grazie anche alle letture delle poesie “Il bambino con la valigia” a cura di Luis Resuli del Comitato 10 Febbraio e ““Le buche del Carso”, a cura di Massimo Pian, IPA.