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Il Comune di Monfalcone collabora con la Questura per divulgare i consigli ai cittadini per prevenire i furti in casa

In relazione ai furti negli appartamenti che stanno interessando il territorio isontino, il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, commenta: “Siamo molto attenti al tema sicurezza. Continuiamo ad investire fondi per dotare la città di sistemi di videosorveglianza, che ci consentono di guardare in faccia e identificare tempestivamente gli autori di furti e di comportamenti illeciti per assicurarli alla giustizia. Abbiamo implementato i controlli da parte della Polizia locale e dei Carabinieri – che ringrazio per la collaborazione – e abbiamo predisposto un servizio di vigilanza privata, ma la partecipazione dei cittadini risulta fondamentale per contrastare l’illegalità. È tuttora aperto un bando per richiedere contributi per l’installazione di sistemi di sicurezza presso le abitazioni private e nelle parti comuni dei condomini, ma è molto importante che i cittadini prestino attenzione al fenomeno dei furti che sta purtroppo colpendo molti comuni della nostra provincia, adottando dei comportamenti che possano prevenire i furti stessi e scoraggiare i malintenzionati. Con dei piccoli, importanti accorgimenti, si possono evitare spiacevoli conseguenze”.

A questo proposito, la Questura di Gorizia ha chiesto la cooperazione dei Comuni isontini per divulgare una serie di consigli utili a debellare i furti nelle abitazioni.

Sono molto alte le percentuali di furti senza effrazione – si legge nella nota inoltrata dalla Prefettura – i tempi sono cambiati e risulta necessario cambiare le nostre abitudini.

Per le assenze per brevi periodi si consiglia di chiudere sempre la porta a chiave e non lasciare le chiavi sotto lo zerbino, dentro un vaso o in altri luoghi alla portata di tutti e ricordarsi che lasciare messaggi sulla porta può comunicare ai ladri che in casa non c’è nessuno.

Anche di giorno, e anche per assenze di qualche ora, chiudere le tapparelle e persiane di ogni finestra e di ogni pertinenza della casa (garage, cantine etc.): ciò rende più difficile l’ingresso dei ladri e comporta per gli stessi un maggior dispendio di tempo maggiore, con ulteriori rischi e un elemento di deterrenza.

Se al ritorno a casa si trova la porta aperta o chiusa dall’interno, non entrare, perchè ciò potrebbe provocare una reazione istintiva del ladro. Provvedere. invece, ad allertare subito il 112.

Se si riscontrano presenze anomale di persone nei pressi dell’abitazione, o all’interno di veicoli in sosta, mai viste prima, segnalare il fatto al 112: i controlli preventivi sono uno dei compiti delle Forze dell’Ordine.

Per le assenze per lunghi periodi, non far sapere ad estranei i programmi dei viaggi o delle vacanze, installare, ove possibile, un dispositivo automatico che, ad intervalli di tempo, accenda le luci, la radio, la televisione.

Evitare l’accumularsi di posta nella cassetta delle lettere chiedendo ad un vicino di ritirarla, non divulgare la data del rientro (anche alla segreteria telefonica o sui social) e non dare informazioni specifiche sull’ assenza.

Chiedere la collaborazione dei vicini, sensibilizzandoli affinché vi sia reciproca attenzione ai rumori sospetti sul pianerottolo, negli appartamenti o nelle abitazioni contigue.

Se si abita in monofamiliari, prestare attenzione a luci accese, finestre o usci aperti che, in ragione della nostra assenza, non ci dovrebbero essere.

Nel caso ciò dovesse verificarsi, non esitare ad avvisare il 112.

In tutti i casi, riguardo a beni e valori, è sempre auspicabile non tenere in casa grosse somme di denaro, gioielli o oggetti preziosi. Se non in possesso di una cassetta di sicurezza, prima di partire sarebbe consigliabile consegnare gli oggetti di valore e quelli non trasportabili (ad esempio quadri e argenteria) a persone fidate per la custodia e provvedere, comunque, a fotografarli in quanto, in caso di furto, se ne faciliterà la ricerca.

Per un’abitazione sicura sarebbe auspicabile rendere sicure porte e finestre.

Sarebbe ideale installare una porta blindata con serratura antifurto e spioncino e, ove possibile, un sistema di antifurto elettronico e infissi con vetri antisfondamento.

E’ sempre valido il ricorso alle grate metalliche, purché siano robuste e lo spazio tra le sbarre non superi i 12 cm, soprattutto ai piani bassi.

Proteggere l’interruttore della luce all’esterno con una cassetta metallica per impedire che qualcuno possa staccare la corrente: la luce e i rumori tengono lontano i malintenzionati.

Se si è soli in casa, accendere le luci in due o più stanze per simulare la presenza di più persone e tenere la porta protetta con un chiavistello o la catena di sicurezza.

Se si è in pericolo chiamare subito il 112.

Per la riproduzione di una chiave di ingresso dare incarico a una persona di fiducia evitando, possibilmente, di riportare sulla targhetta nome e indirizzo.

Se si perde la chiave di casa o si subisce un furto o un borseggio, cambiare la serratura.

Assicurarsi, uscendo o rientrando, che la porta di casa o il portone del palazzo restino ben chiusi.

Di notte, non lasciare finestre o balconi aperti per evitare che i malintenzionati accedano agevolmente alle abitazioni mentre i proprietari dormono.

Comportamenti generali di buona pratica:

– attenzione agli sconosciuti: non aprire la porta a persone che non si conoscono, anche se dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità;

– verificare sempre con una telefonata da quale servizio sono stati inviati gli operai che bussano alla porta e per quali motivi. Se non si ricevono rassicurazioni, non aprire;

– ricordare che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false consegnate erroneamente;

– per qualunque problema e per chiarire qualsiasi dubbio, non esitare a chiamare il 112;

– se suona il campanello, non far aprire la porta di casa ai bambini, a meno che non si abbia la certezza dell’identità della persona che chiede di entrare;

– non aprire la porta se non si è sicuri di conoscere la persona che vuole entrare.

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