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Il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint: “Il provvedimento “anti moschee” approvato dalla Camera rappresenta un risultato rilevante nella battaglia che sto portando avanti per la legalità”

“Il provvedimento “anti moschee” approvato dalla Camera rappresenta un risultato rilevante nella battaglia che sto portando avanti per la legalità che riguarda i centri islamici e fa chiarezza su alcune delle polemiche verso i provvedimenti adottati come Comune di Monfalcone rispetto alle modalità di utilizzo di alcune strutture come luoghi di preghiera. Viene chiarito che anche le associazioni del terzo settore non possono impiegare o trasformare i centri islamici in moschee al di fuori degli standard di sicurezza e accessibilità, tenendo conto dell’impatto sul tessuto urbano e della mancata adozione dell’intesa con lo Stato italiano previsto dalla nostra Costituzione.

Sono particolarmente soddisfatta di questo primo passaggio legislativo, fortemente voluto dalla Lega e dalla maggioranza di Governo, che è l’ulteriore conferma di una presa di consapevolezza della necessità di intervenire sulla realtà dei centri islamici che hanno proliferato in tutta Italia, al di fuori di ogni controllo e di ogni regola. Partendo dall’esperienza locale, ho lanciato una campagna nazionale che è diventata riferimento per contrastare il processo di islamizzazione in atto nel nostro Paese, con tutti i rischi per la sicurezza che ne derivano. L’atteggiamento del Parlamento, partendo dai rappresentanti della Lega della mia regione, è la dimostrazione di una volontà di voler disciplinare, seguendo l’esempio di Monfalcone, una situazione diffusa alimentata da un Islam radicale che vuole imporre la propria cultura e i propri ordinamenti anche in Italia.”

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