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Il Turoldo della ricchezza della povertà: in scena giovedì 20 gennaio al Teatro Nuovo Giovanni Da Udine l’oratorio in forma di teatro per il prete di Coderno 

A cento anni dalla nascita, con Luca Fantini, Glauco Venier e l’ensemble L’Insiùm

Il Teatri Stabil Furlan inaugura il nuovo anno del teatri in marilenghe con una dedica al frate poeta dei poveri di Coderno, David Maria Turoldo, omaggio a cento anni dalla sua nascita. Giovedì 20 gennaio alle ore 20.45 al Teatro Nuovo Giovanni Da Udine andrà infatti in scena il terzo appuntamento della stagione dell’ente di produzione teatrale in lingua friulana, “La ricecje da la pauretât”, una drammaturgia in forma di oratorio con letture sceniche scritte da Luca Fantini e musiche originali di Glauco Venier arrangiate da Michele Corcella (biglietti acquistabili sul circuito vivaticket e il giorno dello spettacolo dalle ore 16 presso la biglietteria del teatro).

«In una piccola fetta di polenta c’è tutta la dignità del mondo», diceva Turoldo, e sul mistero di una povertà che avvicina ai valori, alla natura e a Dio, liberamente ispirato al film “Gli ultimi” di Vito Pandolfi e Turoldo, il teatro in forma di concerto a Udine vedrà le parti corali affidate al laboratorio strumentale permanente L’Insiùm, un ensemble di talentuosi musicisti a comporre una band allargata di fiati con contrabbasso e batteria, i recitativi alla voce di Luca Fantini, autore del testo tradotto in friulano da Carlo Tolazzi, e le arie alla voce di Alba Nacinovich, su testi tratti dalle liriche del frate filosofo, come “La sera”, “Memoria”, “Litania”, “Infinito silenzio” ed altre riflessioni sul valore della povertà.

«È nato così un oratorio “contemporaneo”- ci rivela il pianista e compositore Glauco Venier – con le parti recitate scritte da Luca Fantini, un attore operaio che stimo molto per la sua umanità ed il suo essere vero, mentre si devono a Michele Corcella gli arrangiamenti per il laboratorio L’Insiùm, pensati in maniera osmotica, insieme, tanto che è difficile distinguere dove inizia o finisce il mio ed il suo di lavoro. È un’opera che mette a valore il pensiero di Turoldo in musica, che si può rendere efficacemente solo tra persone che si comprendono, capiscono, si condividono».

Racconta l’attore Luca Fantini, autore del testo della drammaturgia e voce recitante: «Con Glauco Venier abbiamo strutturato un percorso insieme, dove emerge, attraverso una selezione della produzione poetica turoldiana che lui ha messo in musica, un contrappunto dove io mi racconto come uomo terreno, sporco, peccatore senza fede, mentre Turoldo sta in alto, nel canto divino, anche lui comunque nel dubbio e con la sua umanità. Una voce forte, una presenza sincera, per molti scomodo. Un uomo, vero».

Tutte le informazioni sullo spettacolo “La ricercje da la pauretât” e le attività del Teatri Stabil Furlan si possono trovare sul sito www.teatristabilfurlan.it e sulle pagine social dell’ente.

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