In partenza i lavori di rifacimento della palazzina portuale a Monfalcone – l’incontro
In partenza i lavori di rifacimento della palazzina portuale polifunzionale annessa di servizi e nuovi spogliatoi del porto di Monfalcone. Lo hanno annunciato il Presidente della Holding Portuale F2i Umberto Masucci e il Capitano Giancarlo Russo Amministratore Delegato di FHP Compagnia Portuale Monfalcone, al sindaco della città Anna Maria Cisint.
Un milione di euro investiti da Alto Adriatico per la realizzazione di una nuova palazzina per gli spogliatoi, dotata di lavanderia – per la pulizia delle tute da lavoro e di altri dispositivi – e di aule per la formazione. I container utilizzati finora per i servizi igienici verranno, invece, recuperati, ristrutturati e adibiti a servizio mensa.
“La portualità dà valore aggiunto economico, sociale e occupazionale a Monfalcone – le parole del sindaco Cisint – la nostra città fonda molta della propria vita produttiva nell’attività portuale e conferma la posizione sempre più centrale del porto, che già influisce molto sul PIL regionale, su quello nazionale e soprattutto dimostra come l’economia del mare non sia solo navalmeccanica”.
Il presidente Masucci ha sottolineato come “abbiamo lavorato molto sulla crescita del porto di Monfalcone in un rapporto sinergico che vuole rendere lo scalo sempre più centrale nel sistema Italia ed Europa. Monfalcone vanta oggi una posizione strategica, connessa e attrezzata, che grazie ai prossimi investimenti si renderà ancora più competitiva”.
“Attivo anche il protocollo d’intesa per la sicurezza, con l’ingresso dei RRLLSS – Responsabili dei lavoratori per la sicurezza di sito – di sito, che ci ha portato ad un ulteriore passo avanti per garantire maggiore sicurezza ai lavoratori”, aggiunge il Capitano Russo.
Il porto di Monfalcone non è estraneo alla crisi del mar Rosso che ha coinvolto i porti d’Europa. “Abbiamo notato un calo dei traffici anche nel nostro scalo che speriamo si risolva nel prossimo trimestre”.
Ingenti gli investimenti che stanno cambiando il volto e le potenzialità dello scalo di Monfalcone: 35 milioni per la realizzazione della nuova infrastruttura ferroviaria e dell’elettrificazione delle banchine portuali, 833.750 mila euro di fondi PNRR per l’implementazione del sistema fotovoltaico del porto e per interventi di energia rinnovabile ed efficienza energetica, 20 milioni per il potenziamento del sistema ferroviario che consentirà di creare una ancora più grande capacità ferroviaria, 7 milioni già stanziati più i 15 milioni di fondi FIAR destinati al cold ironing – l’elettrificazione delle banchine – in un ulteriore incentivo per la sosta delle navi, e quindi l’aumento di traffici, nel nostro porto.
“Quello del dragaggio di Monfalcone è un caso quasi unico in Italia – rileva Cisint – che la città aspettava da oltre 20 anni, dal valore di 20 milioni, messa in atto grazie al supporto della Regione, del vice ministro Gava e dell’importante lavoro dell’Ammiraglio Caligiore”.
“Sono contenta per come si sta lavorando in sinergia, anche perché ho in mente il percorso che è stato fatto fin qui. Penso a qual era la situazione del Porto sette anni fa e vedo quali sono i risultati raggiunti da allora. Un percorso lungo, complesso e articolato, che va a vantaggio dell’economia, del mercato e soprattutto della sicurezza dei lavoratori, un tema che mi sta molto a cuore. Un gioco di squadra vincente con l’Autorità di Sistema, il Porto, gli operatori, le organizzazioni sindacali e anche con la Regione, il Comune, la Capitaneria di Porto e tutte le istituzioni coinvolte, con condivisione di prospettive per raggiungere gli obiettivi comuni. Un modus operandi non scontato in altre realtà”, conclude Cisint.