LA FAUNA IN MONTAGNA: ESPANSIONI E REGRESSIONI SOTTO LA SPINTA DEL NUOVO CLIMA
L’8 novembre l’ultimo incontro della VIII edizione della Dolomiti Mountain School
Dopo la presentazione della VIII edizione della Dolomiti Mountain School del 12 aprile presso l’Università degli Studi di Udine e i successivi incontri a Prato Carnico, Forni di Sotto e Forni di Sopra, il ciclo di eventi 2024 si conclude con un incontro dedicato all’impatto dei cambiamenti climatici sulla fauna montana. L’appuntamento è fissato per venerdì 8 novembre a Cimolais (PN), presso la sede del Parco Naturale Dolomiti Friulane, e si concentrerà su “La fauna in montagna: espansioni e regressioni sotto la spinta del nuovo clima”.
La giornata inizierà alle 9.30 con i saluti istituzionali del Sindaco di Cimolais Davide Protti, del presidente della Magnifica Comunità di montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio Dino Salatin, e del presidente del Parco Naturale Dolomiti Friulane Antonio Carrara. A seguire, Pierpaolo Zanchetta del Servizio biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia e Gianpaolo Carbonetto, giornalista e coordinatore della Dolomiti Mountain School, daranno il via ai lavori presentando il programma della giornata.
Il primo intervento della mattina sarà tenuto da Federica Flapp, coordinatrice del progetto “Segnali dal clima in FVG” di Arpa, che tratterà dei cambiamenti graduali e degli effetti climatici nella regione Friuli Venezia Giulia. Umberto Fattori del Servizio biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia discuterà delle implicazioni del cambiamento climatico sulle normative tecnico-amministrative di Natura 2000. A seguire, Roberto Luise dell’Ispettorato forestale di Pordenone esplorerà l’impatto climatico sull’avifauna alpina, con un focus sui tetraonidi. La mattinata si concluderà con un intervento di Emiliano Oddone, geologo della Dolomiti Project srl, sull’importanza dello studio dei climi passati per comprendere i cambiamenti attuali.
Dopo la pausa pranzo, i lavori riprenderanno con Massimo Faccoli, professore di Entomologia forestale dell’Università di Padova, che parlerà delle infestazioni del bostrico tipografo e dei fattori predisponenti. Francesco Nazzi, professore di Entomologia generale e applicata all’Università di Udine, approfondirà l’impatto del riscaldamento sull’impollinazione in ambienti montani. Elisabetta Pizzul dell’Università di Trieste analizzerà i cambiamenti negli ecosistemi delle acque interne. Stefano Filacorda, ricercatore all’Università di Udine, discuterà gli effetti del riscaldamento globale sui mammiferi delle Alpi, e Davide Scridel dell’Università di Trieste concluderà con una relazione sui cambiamenti dell’avifauna alpina influenzati dall’inquinamento climatico. La giornata si chiuderà alle 18.30, dopo un dibattito finale tra il pubblico e i relatori.
Organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Magnifica Comunità di montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio, la Comunità di montagna della Carnia, l’ASCA / Leggimontagna – Cortomontagna, il Parco Naturale Dolomiti Friulane e l’Università degli Studi di Udine, l’evento è gratuito e aperto a professionisti, amministratori, studenti e cittadini interessati alle tematiche del cambiamento climatico e alle sfide che queste innescano, a cominciare dal rapporto con la natura. Per gli iscritti all’Albo Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali sono previsti crediti formativi.