Mauro Tonino non sarà il candidato a sindaco di Udine per il Blocco Civico, la lista che fa riferimento all’associazione guidata dal blogger Marco Belviso. La decisione è maturata nelle ultime ore. Belviso dalle colonne del suo blog lo accusa di doppiogiochismo dopo un incontro avvenuto con il sindaco di Udine Pietro Fontanini. Secondo Marco Belviso “Il Blocco Civico ha deciso all’unanimità del direttivo, di espellere dall’associazione il signor Mauro Tonino. L’accordo, da quanto appreso, avrebbe previsto il ritiro dalla corsa del Blocco Civico in cambio di alcuni candidati da inserire nella lista Fontanini, vista la difficoltà a trovare nominativi disponibili a tradire la lista della Lega”.
Noi di seguito riportiamo le dichiarazioni di Mauro Tonino.
“Ho maturato l’dea di ritirare la mia disponibilità per la candidatura a sindaco di Udine.
La motivazione più importante è che nel programma elettorale avevo ricompreso una serie di importanti
temi per la città, dal metodo alla sicurezza e al sociale, ma su questo non c’è stata la convergenza necessaria
per far sì che una compagine ampia e coesa su temi condivisi avesse concrete chances di arrivare al
ballottaggio e poi poter governare efficacemente la città. Alcuni temi che ho posto durante i dibattiti e le
interviste credo che comunque rimarranno sul tavolo del dibattito politico della campagna elettorale.
Rispetto ad alcune ricostruzioni fantasiose sugli accadimenti recenti, preciso che, nel pomeriggio del giorno
7 febbraio ho incontrato il sindaco Pietro Fontanini, non in qualche stanza nascosta al riparo da occhi
indiscreti, bensì pubblicamente nel suo ufficio in municipio. Io, in una competizione politica, a qualunque
livello, non vedo l’avversario politico come un nemico, come spesso accade, ma un soggetto con il quale a
volte si può dialogare su argomenti e visioni che abbiano il denominatore dell’interesse collettivo.
In quella sede io e Fontanini ci siamo scambiati opinioni sulle problematiche della città, su alcune criticità e
sui rispettivi programmi, rilevando su alcuni punti delle posizioni vicine, valutando anche l’ipotesi di una
possibile convergenza programmatica.
Delle mie intenzioni e di questo incontro il proprietario del simbolo Blocco Civico era stato preventivamente
informato, come dell’esito, in un percorso condiviso fino al tardo pomeriggio del giorno 8 febbraio. Legittimo
che quest’ultimo possa poi cambiare idea, cosa non infrequente in politica, come pure scegliersi un altro
candidato, su un percorso, alla luce anche dei cambi di posizione, che non mi vedrà minimamente coinvolto
a nessun titolo.
Confermo quindi il ritiro della mia candidatura a sindaco di Udine, evidenziando pure che non sarò presente
nemmeno come candidato consigliere in una qualsivoglia lista.
In merito alle due compagini che potrebbero contendersi l’amministrazione cittadina, rilevo che il centro
sinistra ripropone un progetto già bocciato dagli elettori cinque anni fa, anche se per pochi voti, su questo
mi sarei aspettato qualcosa di più innovativo, ma la campagna elettorale è appena iniziata. Nell’eventuale
ballottaggio probabilmente imbarcherebbe anche quelle frange che ancor oggi pongono dei distinguo su un
tema a me caro, per i miei scritti e ricerche storiche, che è l’esodo e le foibe, quindi per coerenza non potrei
mai votare quell’area.
Trovo la compagine di centro destra più attrezzata e coesa, probabilmente il mio voto convergerà lì, anche
perché, nel colloquio che abbiamo avuto, Fontanini mi ha detto che di alcune tematiche che avevo esposto
nel mio programma elettorale se ne farà carico.
Rispetto alla vita politica cittadina, confermo che, anche dopo il 18 aprile, continuerò a esporre le mie idee
per una Udine migliore sempre con indipendenza di giudizio.
Ringrazio infine tutte le persone che mi sono state vicine con il loro interesse e le loro proposte per rendere
Udine una città ancor più bella”.
