Monfalcone celebra la donna: venerdì 8 marzo, in occasione della festa della donna, l’Amministrazione organizza due importanti appuntamenti aperti al pubblico
Monfalcone celebra la donna: venerdì 8 marzo, in occasione della festa della donna, l’Amministrazione organizza due importanti appuntamenti aperti al pubblico.
Alle 12 una cerimonia dedicata alle imprenditrici monfalconesi con la premiazione delle titolari di attività della città, che si svolgerà presso la sala del Consiglio del Palazzo municipale.
“Un’attenzione dovuta – rileva il sindaco Cisint – per ringraziare coloro che tanto hanno fatto per la crescita della nostra Monfalcone”.
Alle 16.30 presso la sala conferenze della biblioteca comunale verrà proiettato il film “la sposa bambina”, a cura della regista yemenita Khadija Al-Salami e tratto dall’omonimo romanzo di Nojoud Ali. “Non una semplice visione del film – spiega l’assessore Giuliana Garimberti – ma un’attenta analisi del suo significati, grazie anche alla partecipazione degli avvocati Elisa Moratti e Giulia Martellos al dibattito, contestualizzando gli avvenimenti comuni al nostro territorio”.
“Iniziative concrete – le parole del sindaco Anna Maria Cisint – che vogliono dire chiaro e tondo che ci siamo e che non abbiamo paura di agire. Un pensiero va a tutte le donne che vivono in condizioni che devono essere combattute ogni giorno, alle donne che non sono rispettate, ad esempio, quando sono costrette ad abbandonare gli studi o quando non possono sposare l’amore della loro vita perché obbligate a un matrimonio combinato, oppure quando subiscono abusi fisici e psicologici da parte di coloro che dovrebbero amarle e proteggerle”.
“Questa deve diventare una giornata in cui, soprattutto in un territorio in cui certe situazioni sono più evidenti, tutti, uomini e donne insieme, ci impegniamo a combattere tutti i tipi di violenza, e per questo ringrazio Giuliana, Francesca, Irene, gli uffici e quanti hanno contribuito alla realizzazione di queste significative iniziative che invitano alla riflessione.
Un ringraziamento particolare va alle donne che si sono messe in discussione offrendo la propria testimonianza e consentendoci di conoscere dalla viva voce di colei che certe situazioni purtroppo le conosce bene, sulla propria pelle, quali siano le drammaticità che alcune persone, che spesso vivono nella porta accanto, sono costrette ad affrontare”.