Monfalcone. Consegnata la costituzione ai maturandi e neo diciottenni
Essere parte della comunità politica significa condividerne i valori della costituzione, riferimento per la nostra comunità. Valori dei diritti dell’istruzione, del lavoro, della tutela della famiglia, della libertà di muoversi e di esprimersi, degli elementi identitari”.
È nella palestra del liceo Buonarroti, alla presenza di oltre 200 studenti, che si è tenuta la tradizionale consegna delle costituzioni ai futuri e neo-diciottenni, a cura dell’Amministrazione Comunale. Microfono alla mano e fascia tricolore indosso, il Sindaco Cisint insieme all’Assessore Tiziana Maioretto e al Dirigente Vincenzo Caico ha invitato i ragazzi alla partecipazione alla vita politica del Paese, che passa prima di tutto attraverso la conoscenza della costituzione. “Il messaggio che voglio lasciarvi è che in questa occasione entrate nella comunità politica, intesa la ‘politica’ come una cosa nobile, perché è il fondamento della democrazia. Entrando nella comunità politica avete il diritto attivo e passivo di voto e di elezione, diventando soggetti della democrazia. La comunità di Monfalcone ha bisogno che ne siate consapevoli perché la democrazia oggi ha bisogno più di ieri della partecipazione delle giovani generazioni”.
I ragazzi, due rappresentanti per classe, di tutte le sezioni quarte e quinte del liceo, si sono susseguiti nella consegna dei fascicoli, “la costituzione è composta da due parti. La prima sui diritti e i doveri, la seconda sulle regole degli organismi istituzionali. La prima parte è un riferimento sempre valido, la seconda va adeguata alle esigenze della comunità. Nei prossimi mesi sentirete parlare di riforma della costituzione, anche se il termine corretto è ‘adeguamento alle regole di organizzazione’, per rimediare alle esigenze di governabilità e di autonomia”, conclude il Sindaco, invitando i ragazzi a non farsi “spaventare dalle polemiche. Per valorizzare la prima parte si deve agire sulle regole di funzionamento ed è in questo senso che le modifiche servono a rafforzare la costituzione, non a indebolirla”.