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Monfalcone: il Palazzo Municipale diventa galleria d’arte e accoglie le opere di importanti artisti locali

La promozione dell’identità e della cultura locali attraverso la valorizzazione del patrimonio storico e artistico che la città detiene – in tutte le sue forme – è stata fortemente supportata dall’Amministrazione Comunale e ha portato con sé la volontà di condividere con l’intera collettività le opere recentemente donate al Comune di Monfalcone e che narrano la sensibilità espressiva di alcuni artisti locali e il loro legame con la città.

Oggi, in Sala del Consiglio Comunale, il Sindaco Anna Maria Cisint e l’Assessore alla Cultura Luca Fasan hanno incontrato gli artisti e le famiglie che hanno voluto rappresentarli, per esprimere loro un sentito ringraziamento per le donazioni fatte, perché con la loro arte permettono di conservare e tramandare, ma anche mettere a disposizione della cittadinanza, espressioni artistiche che altrimenti sarebbero appannaggio di un pubblico ristretto.

In quanto luogo simbolo del rapporto tra Amministrazione Comunale e cittadini, il Palazzo del Municipio è stato scelto come la sede più rappresentativa per ospitare e valorizzare le opere donate: il Municipio diventa così luogo dove potrà essere accolto, conservato e tramandato il patrimonio culturale di autori locali di importante storicità artistica.

Dalla Sala del Consiglio Comunale, in un’esposizione che percorre tutto il primo piano del Palazzo Municipale, le opere potranno essere ammirate dai cittadini che entreranno nella Casa comunale.

L’opera pittorica “Restrected Freedom” di Raiquen Arduini è un olio su tela dedicato alle condizioni di privazione della socialità nei bambini durante la pandemia, tema che l’artista – operatrice sanitaria – ha conosciuto da vicino e che aveva presentato anche alla sua personale “I colori di Panzano al tempo del Covid” del 2020;  “Via Sant’Ambrogio” di Giovanni Marchese è stato donato dai figli Elisabetta, Luigina e Mile e ritrae la via Sant’Ambrogio ai primi del ‘900, prima che con la Grande Guerra andasse distrutto il primo campanile; “Stemma araldico della Città di Monfalcone” (2022) di Adriano Boscarol è una composizione in legno naturale 3D raffigurante il gonfalone della Città di Monfalcone.

“Le catene del tempo” di Fulvio Dot (2014) – esposta nel 2015 alla Galleria “Vent des Cimes” a Grenoble e nel 2017 alla Galleria “Artsenal” a Malaga vuole ricordare il legame tra Monfalcone e la Repubblica di Venezia, le cui impronte sono visibili anche nell’architettura cittadina; rappresenta la fortezza monfalconese in diverse colorazioni l’opera di Cristiano Leban, “La nostra Rocca” (2022), litografia su tela lavorata con sabbia, cemento e colori acrilici e rifiniture con olio. È di ispirazione “Neoiconica” il quadro – olio su tela – “Reportage di un incontro” (2000) di Diego Valentinuzzi; l’olio su tela “Jeans” (2015) e l’olio su tavola “Nemesi” (2009) sono i dipinti firmati dall’artista contemporaneo Aldo Bressanutti.

In stile capriccio, l’opera donata dalle signore Patrizia e Michela Boato e firmata Pascoli, che raffigura i più antichi e significativi edifici storici di Monfalcone, accostati in modo originale e naif.

 

Un progetto in divenire, che continuerà ad accogliere artisti del territorio che ci rappresentano in Italia e nel mondo e che andrà a arricchire la raccolta di opere che potranno essere ammirate dalla cittadinanza, simboleggiando l’attenzione sempre viva di questi maestri d’arte verso la loro Città e verso i monfalconesi. Già anticipato, proprio nell’incontro di questa mattina, l’inserimento tra questi di un’opera di Sandra Zeugna.

I quadri – selezionati con l’ausilio di una commissione di esperti – resteranno esposti al primo piano del Palazzo Municipale di Piazza della Repubblica, in un percorso che, partendo dalla valorizzazione della cultura in generale, volge un occhio di riguardo alla tradizione e alla storia del territorio, per raccontare la sensibilità espressiva di artisti locali che si sono particolarmente distinti in ambito nazionale e internazionale.

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