Musica Cortese. Bilancio con foto dell’edizione 2022
Tra storia e immaginazione, tra proposte musicali rigorose e suggestioni sonore ispirate all’universo medievale, Musica Cortese 2022 si è dipanata lungo un itinerario di appuntamenti a partire dai primi giorni di luglio per concludersi all’inizio dell’autunno con gli eventi Extra del festival, programmati tra Gorizia e Slovenia dal FEM (Friuli EarlyMusic), la rete dei festival di musica antica del FVG. Un Festival non solo incentrato sulla programmazione di concerti di musica ma declinato in un “cartellone” scandito da eventi multidisciplinari e multimediali. Ricordiamo gli appuntamenti dedicati a personaggi avvolti da un’aura leggendaria, come nel caso di Godeslacus, monaco sassone del nono secolo protagonista della tappa alla biblioteca Guarneriana di S. Daniele del Friuli, l’osteria in Friuli nel Medioevo, cronaca di una quotidianità di vita materiale del tempo, rivisitata a palazzo Botòn di Gemona, le festività vissute dalle comunità ebraiche presenti nel territorio del Friuli Venezia Giulia, la “festa ebraica” dell’enclave giudìa del ghetto di Latisana, nel concerto conclusivo, o ancora la realtà storico musicale e artistica della valle dell’Isonzo, “fotografata” dal docu-film Rammenta chiaro Isonzo… presentato a Gorizia.
Un Festival “condito” dalle prolusioni ai concerti affidate a un docente di letteratura italiana dell’università Cà Foscari, incaricato di tracciare le linee guida di ciascun evento e indirizzare il pubblico alla scoperta del lungo lavoro, iniziato già nel Rinascimento, di costruzione di un Medioevo immaginario, serbatoio di sogni e suggestioni, lungo le tappe della storia documentata. Un Festival di musica antica, che, se da una parte indirizza sempre più la sua attenzione al repertorio medievale, dall’altra si pone come obiettivo la sua contestualizzazione, procedendo lungo un crinale volutamente sospeso tra realtà storica e immaginario collettivo.
Un Festival che parte da lontano, dalla prima edizione di Musica Cortese che porta la data “estate 2003” e che ha sempre scelto di “premiare” l’attenzione al territorio e la valorizzazione del suo patrimonio storico musicale, spesso misconosciuto, di realizzare un itinerario che dal Friuli Venezia Giulia si focalizza, con le sue proposte, nell’ Isontino e “deborda” nella vicina Slovenia, tracciando un ponte ideale con le progettualità di GO! 2025.