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PORDENONE : Incontri dell’assessore alla sicurezza Loperfido e del comandante della Polizia Locale con le scuole

  Sono iniziati questa settimana gli incontri del vicesindaco del Comune di Pordenone Emanuele Loperfido e del comandante della Polizia Locale Maurizio Zorzetto nelle scuole della città. Lunedì 18 ottobre si è tenuto l’incontro con Vladimiro Giacomello, dirigente dell’Istituto comprensivo Torre, e con Daniela Reina dirigente dell’Istituto Pordenone Centro, mentre venerdì 21 il vicesindaco e il comandante hanno visitato la Vicaria Brun Francesca presso l’Istituto Rorai Cappuccini e Gianfrancesco Gri all’Istituto Pordenone Sud.        Questi incontri si sono svolti per far conoscere il nuovo comandante alla cittadinanza, partendo proprio dagli ambienti scolastici, per i quali la sicurezza è una delle priorità dell’amministrazione comunale. L’assessorato alla sicurezza e la Polizia Locale hanno già instaurato stretti legami con le scuole, anche attraverso gli incontri di educazione civica e mediante il progetto Pedibus, finalizzato non solo a garantire l’incolumità dei bambini che – aderendo a questo servizio – si recano a scuola a piedi, limitando gli ingorghi dalle auto in prossimità delle scuole, ma anche a migliorare la salute degli stessi ragazzini.  Spiega il vicesindaco Loperfido: «È molto importante che il nuovo comandante instauri con i dirigenti scolastici un sereno rapporto di fiducia ed un dialogo diretto e costante, dal momento che le scuole sono sentinelle di ciò che accade all’interno dei quartieri. Le dimensioni della nostra città e la disponibilità al confronto ci consentono di poter creare un certo tipo di rapporto tra le istituzioni, per garantire la sicurezza ai nostri cittadini di tutte le età». Per il comandante Zorzetto: “i ragazzi, tutti, sono il futuro della nostra società. È nostro preciso dovere garantire loro sicurezza e protezione, ma anche credere in loro ed investire sul loro futuro affinché siano buoni cittadini domani. La polizia locale deve essere conosciuta e riconosciuta come un alleato del quale fidarsi perché esiste per garantire alla cittadinanza i più alti standard qualitativi della vita sul territorio e non piuttosto come un avversario che vuole contrapporsi alle libertà individuali. Questa è la sfida che ci proponiamo, a partire proprio dal rapporto con i più giovani, che spesso vivono male il nostro ruolo di tutori dell’ordine e della legalità”.

 

 

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