FRIULI VG

PRIMA PANCHINA GIALLA ANTIBULLISMO IN FVG IL TAGLIO DEL NASTRO IN PIAZZA GARIBALDI A UDINE DAVANTI ALLA SCUOLA MANZONI

La dirigente Ic 3 Udine, Arfé: «Questa panchina gialla crea una continuità tra il dentro e il fuori la scuola, un’alleanza tra quanto si fa in aula e quanto può fare la città per una crescita positiva e serena dei nostri ragazzi». L’assessore all’Istruzione Pirone: «I fenomeni del bullismo e della disparità di genere sono innanzitutto culturali, per questo è importante intervenire nella prima comunità formativa e il luogo per la crescita e la costruzione identitaria di ciascuna persona, la scuola».

Inaugurata oggi a Udine, in piazza Garibaldi, nei pressi della fermata dell’autobus e di fronte alla Scuola Manzoni, parte dell’Ic 3 di Udine, una panchina gialla simbolo dell’impegno contro il bullismo. È la prima a Udine e in Friuli Venezia Giulia, l’85ª in Italia e ora parte di una rete monitorata e gestita dall’associazione Helpis onlus, impegnata in un progetto di sensibilizzazione antibullismo e anti cyberbullismo che ha il patrocinio del Ministero dell’Interno e di Anci.

Tra Helpis onlus e l’Istituto comprensivo 3 Udine, che si articola nel centro della città di Udine, nei mesi scorsi è stata avviata un’interlocuzione che ha portato, con la fattiva collaborazione del Comune di Udine, alla scelta del luogo dove installare la panchina: vicino a una scuola (la Manzoni) e in un’area molto frequentata dai cittadini, come piazza Garibaldi.

Dopo l’acquisto da parte del Comune della panchina, sono stati gli studenti della II E della Scuola Manzoni a impegnarsi per dipingerla di giallo con il colore atossico fornito da Helpis. A lavoro ultimato, oggi l’inaugurazione e l’applicazione della targa identificativa, alla presenza della dirigente dell’Ic3, Rosaria Arfé, e dell’assessore all’Istruzione del Comune di Udine, Federico Pirone.

«Tagliamo questo nastro idealmente attorniati da tutti gli studenti che frequentano l’Ic3, dalle scuole dell’infanzia alla secondaria di primo grado, perché è tutta la comunità scolastica impegnata quotidianamente ad animare spazi e attività in cui non vi sia traccia di bullismo, cyberbullismo e ogni sorta di violenza», ha detto la dirigente dell’Ic3, Rosaria Arfé, tagliando il nastro della nuova installazione. «Con la Scuola Manzoni, in particolare, siamo impegnati come capofila in città per i progetti tesi alla prevenzione del bullismo e cyberbullismo nelle scuole. Questa panchina gialla crea una continuità tra il dentro e il fuori la scuola, un’alleanza tra i progetti educativi nelle aule e il civismo cittadino per una crescita positiva e serena dei nostri ragazzi».

«La scuola ha un ruolo prioritario nella prevenzione, riconoscimento e contrasto del bullismo e del cyber bullismo. I fenomeni del bullismo e della disparità di genere sono innanzitutto culturali, per questo è importante intervenire in quella che è la prima comunità formativa e il luogo per la crescita di ciascuna persona – ha affermato l’assessore all’Istruzione del Comune di Udine, Federico Pirone -. Un’iniziativa come l’installazione della panchina gialla, prima in Regione, rappresenta un gesto simbolico, significativo, che racconta l’approccio di un istituto in cui da sempre la differenza viene percepita come valore. Il nostro plauso va innanzitutto agli studenti, ai loro insegnanti e a tutta la comunità scolastica, alla dirigente e alle famiglie, tutti interlocutori necessari per stringere un patto educativo a beneficio delle nuove generazioni».

Impedito a essere presente fisicamente, l’assessore ai Lavori Pubblici e Viabilità Ivano Marchiol ha espresso a distanza la soddisfazione per un segno che comincia a delineare i nuovi tratti della piazza. «Mi fa molto piacere che la panchina gialla contro il bullismo della scuola Manzoni inauguri idealmente la nuova vita di piazza Garibaldi che aspira a diventare uno spazio aperto, dedicato alle attività e alle iniziative delle studentesse e degli studenti, oltre che di tutti i cittadini – ha considerato -. Sono certo che questa sia solo la prima di tante attività che la scuola avrà la possibilità di organizzare su questo spazio che ci siamo impegnati a restituire alle persone».

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