Terziario Fvg: crescono fiducia e ricavi. Un’impresa su quattro chiede credito per investimenti. Confcommercio regionale: «Il turismo vola, le criticità sono l’aumento dei prezzi dei fornitori e l’impennata dei tassi. Il costo del credito penalizza le Pmi»
Fabbisogni formativi: la carenza di personale riduce i ricavi del 18% Lo strumento Confidi semplifica i rapporti con le banche
Indagine Osservatorio Fvg-Format Research
In controtendenza rispetto al dato nazionale, in Friuli Venezia Giulia migliora il saldo tra imprese nuove nate e imprese cessate del terziario (+36%), in un contesto in cui il settore copre il 68% del totale delle imprese extra-agricole e con il turismo che si dimostra locomotiva dell’economia della regione. Nel primo trimestre del 2023 migliora anche la fiducia nell’andamento dell’economia del paese e il dato Fvg è destinato a migliorare ancora in prospettiva al giugno 2023. Come pure è in deciso miglioramento la fiducia delle imprese nell’andamento della propria attività economica: l’indicatore passa da 44 a 50 punti alla fine di marzo e si ancora nell’area di espansione del mercato (oltre la linea del «50») in prospettiva al 30 giugno. È quanto emerge dall’Osservatorio curato per Confcommercio Fvg da Format Research e presentato in conferenza stampa dal direttore scientifico della società di ricerca Pierluigi Ascani. «Una fotografia con dati positivi – commenta il presidente regionale di Confcommercio Giovanni Da Pozzo con i colleghi presidenti di Gorizia Gianluca Madriz, di Pordenone Fabio Pillon e di Trieste Antonio Paoletti –, che conferma il trend del primo trimestre, in particolare appunto sul fronte turistico, con quasi un milione di presenze, di cui oltre uno su tre di provenienza straniera». A livello congiunturale, tuttavia, non mancano le criticità.