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Torna a Gorizia il 21 luglio il cineconcerto  Note dal fronte: musica, parole e immagini della Grande Guerra

Uno spettacolo di Zerorchestra, Cinemazero e Cineteca del Friuli,  in collaborazione con il Premio Sergio Amidei

Pordenone, 19 luglio 2022. Torna a Gorizia il concerto-spettacolo “Note dal fronte. Musica, parole e immagini della Grande Guerra”, in piazza della Vittoria giovedì 21 luglio alle 21:15, a ingresso libero. L’evento speciale a cura di Zerorchestra e Cinemazero, in collaborazione con il Premio Sergio Amidei e la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, porta in scena una selezione di preziose pellicole girate in presa diretta dagli operatori italiani, austro-ungarici e americani, tratte dall’archivio cinematografico de La Cineteca del Friuli, assieme alla lettura di brani dai diari dei militari di diversi eserciti e alla musica della Zerorchestra. Sul palco ci saranno i musicisti Francesco Bearzatti (sassofoni e clarinetti), Gabriele Cancelli (tromba e flicorno), Luca Colussi (percussioni), Angelo Comisso (pianoforte), Luca Grizzo (percussioni), Didier Ortolan (clarinetti e sassofoni), Gaspare Pasini (sassofoni), Romano Todesco (contrabbasso e fisarmonica) e Luigi Vitale (percussioni). La voce recintante è di Luciano Roman.

In Note dal fronte, le diverse fonti – musicali, filmiche, autobiografiche – si fondono in un unico prodotto emozionale, che nello stesso tempo narra e documenta gli eventi bellici attraverso il vissuto e i racconti dei suoi protagonisti, soldati dalle differenti divise schiacciati nelle trincee del fronte italo-austriaco, dalle montagne dell’Adamello alle trincee carsiche, dall’Alto Isonzo al fiume Piave. Ma lo spettacolo ammonisce anche sugli stili della propaganda, li confronta con i racconti dei militari, rimanda con taglio contemporaneo alle musiche popolari dell’epoca. 

Uomini in uniforme e civili sono al centro dell’attenzione, storie ed esempi concreti delle conseguenze di quella guerra definita “grande”, che è all’origine dei conflitti e delle ideologie di un secolo di sangue, il Novecento, da cui ancora non riusciamo a staccarci.

L’accompagnamento musicale della Zerorchestra attinge al ricchissimo repertorio, sia popolare che d’autore, ispirato e composto negli anni del primo conflitto mondiale 1915-1918. Canzoni che rispondevano all’esigenza di alleviare la frustrazione della guerra di posizione, del distacco dalle famiglie, della paura della morte, della rabbia per una guerra tanto sanguinosa quanto incomprensibile. Sentimenti che ritroviamo in canzoni come “O Gorizia tu sei maledetta” o altre che oggi fanno parte del repertorio dei canti di montagna o quelle che rispondevano a necessità più militari come “La leggenda del Piave” o “Monte Grappa tu sei la mia Patria”, scritte entrambe nell’estate del 1918, per sostenere e incoraggiare i soldati italiani a resistere agli attacchi austro-ungarici. 

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