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Torna “Nonno Ascoltami!”, l’appuntamento per la prevenzione dei disturbi uditivi

Gli stand saranno presenti in Piazza Matteotti l’8 ottobre, dalle 10 alle 18 Udito Italia: «In Italia 7 milioni di persone soffrono di problemi di udito»

“Nonno Ascoltami! – L’Ospedale in piazza”  domenica 8 ottobredalle 10 alle 18, farà tappa anche a Udine in piazza Matteotti. Ad accogliere i cittadini ci saranno le equipe mediche coordinate dal dottor Cesare Miani, Direttore di SOC otorinolaringoiatria Presidio Ospedaliero Universitario S.M.M. di Udine e dal dottor Stefano Palma, direttore della Soc di otorinolaringoiatria dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale di Latisana, con la collaborazione di Croce Rossa Italiana e Maico. Oggi l’evento è stato presentato in Comune a Udine, alla presenza dell’Assessore alla Salute Stefano Gasparin, di Giancarlo Alfani di Udito Italia Onlus, del dottor Enrico Muzzi della SOC Otorinolaringoiatria di Udine e da Julian Marchesin di Maico.

“Dal 2015 portiamo questo importante evento di prevenzione nelle piazze italiane” ha ricordato Giancarlo Alfani di Udito Italia. Stiamo assistendo a una redistribuzione demografica senza precedenti, in cui entro il 2050 la proporzione di anziani tenderà a raddoppiare, passando dall’11% al 22% della popolazione totale. Un anziano sano è fondamentale per la società, bisogna quindi favorire il mantenimento dell’autosufficienza e della qualità di vita. E fondamentale in questo senso è l’udito, il cui ruolo nel mantenimento di una vita attiva è troppo spesso sottovalutato. Il nostro orecchio non è adatto ai suoni della città e alle continue sollecitazioni che arrivano da vari strumenti. Di udito non si muore ma si vive molto male”.

Nonno Ascoltami! – L’Ospedale in piazza” prevede per l’edizione 2023 cinque domeniche, dal 24 settembre fino al 22 ottobre, una campagna sostenuta dall’Oms e dal Ministero della Salute, che si affida alla consolidata formula con medici specialisti, professionisti sanitari e volontari per una giornata a disposizione dei cittadini per aiutarli a conoscere meglio questo importante senso, l’udito.

I dati della salute uditiva in Italia raccontano di oltre 7 milioni di persone con problemi di udito, corrispondenti al 12,1% della popolazione, una persona su tre (tra gli over 65). Solo il 31% della popolazione ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi 5 anni, mentre il 54% non l’ha mai fatto. Solo il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio usa l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi ne fa uso, dichiari migliorata la propria qualità di vita. Al livello mondiale, l’Oms stima che circa il 5% della popolazione “convive” con una perdita uditiva e si prevede che circa una persona su quattro entro il 2050 sperimenterà una forma di diminuzione dell’udito (pari a quasi 2,5 miliardi di persone in tutto il mondo).

“Possedere un udito sano per gli anziani significa rimanere agganciati alla società” ha confermato il dottor Enrico Muzzi dell’Ospedale di Udine. “L’Organizzazione Mondiale della Salute è molto attiva da questo punto di vista con diverse iniziative che tutelano il benessere uditivo. La visita che viene effettuata è molto semplice e noi abbiamo il compito di indirizzare le persone.

“Sensibilizzazione e prevenzione sono dei capisaldi della nostra attività” ha illustrato il referente Maico Julian Marchesin. “Il primo evento sociale dell’uomo é sentire la voce degli altri, a cominciare dalla mamma e del papà. Perdere l’udito è una vera e propria menomazione dal punto di vista sociale, sia nello sviluppo sia nella fase dell’anzianità. Grazie a iniziative come “Nonno ascoltami!” riusciamo a raggiungere sempre più persone”.

Ha chiuso l’evento l’Assessore alla Salute Stefano Gasparin:” Voglio porgere i miei ringraziamenti a Udito Italia e alla Croce Rossa per il lavoro egregio che stanno realizzando. Udine è fra le 17 Città Sane in Italia e su 100mila abitanti il 30 per cento ha più di 60 anni. Oltre 10mila persone vivono sole. Udine é quindi tra le città più anziane d’Italia. Vogliamo aiutare i cittadini ad avere una vita più sana e più a lungo possibile e quindi da parte nostra c’è la massima attenzione a queste problematiche e massimo sforzo per tutto ciò che possiamo realizzare”.

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