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TRIESTE CELEBRA I 100 ANNI DE “LA COSCIENZA DI ZENO”: DUE CONVEGNI INTERNAZIONALI, EVENTI TEATRALI, INCONTRI PASSEGGIATE NEI LUOGHI DEL ROMANZO, LA MARATONA DI LETTURA PER APPASSIONATI DI TUTTA ITALIA E UN CONTEST FORMATO “MEME”

TRIESTE – La coscienza di Zeno compie cent’anni dalla prima pubblicazione su carta per l’editore Cappelli di Bologna: caposaldo del modernismo letterario, il capolavoro di Italo Svevo è stato subito tradotto in francese da Paul-Henri Michel (1927), poi in inglese, tedesco e polacco, quindi in spagnolo, attualmente ha traduzioni e ritraduzioni in una trentina di lingue. Ed è, La coscienza di Zeno, un romanzo nel quale la stessa città di Trieste si è a lungo specchiata e in cui tuttora ritrova le sue radici mitteleuropee, per questo le istituzioni culturali triestine – dall’Amministrazione comunale all’Università, dal Museo Sveviano alla rete biblioteche alle scuole, ai teatri cittadini (il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Il Rossetti, il Teatro Stabile la Contrada, il Teatro Lirico Giuseppe Verdi) – si sono riunite in un progetto che da ottobre a dicembre 2023 coinvolgerà i lettori tutti de La coscienza di Zeno.  L’iniziativa è stata illustrata oggi alla presenza del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, dell’Assessore comunale Maurizio De Blasio, del curatore del Museo Sveviano Riccardo Capach, per l’Università degli Studi di Trieste di Ilaria Micheli Helena Lozano e Sergia Adamo, della responsabile Ufficio Stampa Teatro Stabile RossettiIlaria Lucari e del Direttore artistico Teatro Verdi Trieste Paolo Rodda. Si parte, dal 12 al 14 ottobre, con il primo dei due grandi convegni, “Cent’anni di Zeno. Ricezione, riscritture e traduzioni de «La Coscienza di Zeno» di Italo Svevo dal 1923 a oggi”, che riunirà una cinquantina di relatori da tutto il mondo: fra gli altri Alberto Cavaglion, sulle tracce di Vittorio Foa e Primo Levi lettori della Coscienza, e Sawa Ishii (University of Foreign Studies, Tokyo) che aggiornerà su La traduzione delle opere di Italo Svevo in Giappone. Il secondo convegno, “I mondi di Zeno” promosso dal Comune di Trieste – Museo Sveviano, si aprirà simbolicamente il 19 dicembre in corrispondenza del compleanno di Italo Svevo, attesi alcuni dei massimi studiosi sveviani contemporanei come il curatore dell’epistolario di Svevo Simone Ticciati e Massimiliano Tortora (Università La Sapienza), Olmo Calzolari e Emma Bond della Oxford University; Rudolph Behrens (Ruhr-Universitat Bochum), Federico Bertoni (Università di Bologna), Silvia Contarini (Università di Udine), Sergia Adamo (Università di Trieste).

 A portare Italo Svevo sul palcoscenico sarà poi il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Il Rossetti che inaugura martedì 3 ottobre la Stagione 2023-2024 con “La coscienza di Zeno” per la regia di Paolo Valerio, protagonista Alessandro Haber. Sempre al Rossetti, in Sala Bartoli, dal 24 al 29 ottobre Mauro Covacich ripropone la sua raffinata lezione scenica “Svevo”, e nel mese di novembre un omaggio arriverà con la mise en espace del discorso che Eugenio Montale pronunciò al Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste. Il 18 dicembre all’Auditorium Revoltella previsto l’allestimento de La Contrada – Teatro Stabile di Trieste “Italo Svevo genero letterario” un atto unico di Tullio Kezich con l’attrice Ariella Reggio, mentre il 22 dicembre risuonerà il concerto prodotto dal Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e andrà in scena “Le voci della Coscienza”, azione teatrale ispirata al romanzo. Martedì 21 novembre, Giornata della Lettura ad alta voce, diventerà la “Giornata sveviana” con una maratona di lettura della Coscienza di Zeno a cura dell’ADI – Associazione degli Italianisti. Previsti anche  il “MEME contest” promosso dall’Università di Trieste con la Fondazione Treccani Cultura per le scuole superiori di secondo grado di tutta Italia, e per tutti a Trieste le Passeggiate narra-turistiche “In cerca di Zeno” sui luoghi de La coscienza.

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