Trieste Prima chiude la 38° edizione con la “libertà espressiva” dell’Ensemble Contemporaneo del Conservatorio
Sabato 14 dicembre in Sala Tartini Dedica a Giampaolo Coral
A chiusura della trentottesima edizione del festival “Trieste Prima – incontri internazionali con la musica contemporanea”, indetto dall’associazione Chromas diretta artisticamente dal compositore e docente Corrado Rojac, sabato 14 dicembre alle ore 18.00 presso il Conservatorio Tartini (consigliata la prenotazione al numero: 040 6724911), sarà protagonista l’Ensemble Contemporaneo del Conservatorio triestino. Formato da studenti dello stesso ateneo, eseguirà, accanto ai classici della musica contemporanea come Berio, di cui verrà eseguito il brano “O king”, Coral, con “Nergal Ereshkigal”, e Dallapiccola, con “Piccola musica notturna”, musiche di giovani compositori odierni, tra cui opere scelte degli stessi studenti del conservatorio giuliano, allievi delle classi di Daniela Terranova e Mario Pagotto.
L’appuntamento dal titolo “Libertà espressiva”, darà così voce a “Zgwene so zganile – Spomin” di Matteo Schönberg, trasposizione musicale della tragica alluvione occorsa ad Ugovizza nel 2003, culminante nel crollo della chiesa e nella visione desolata delle campane imprigionate nelle macerie. Di Matteo Zambon verrà eseguito “Discesa nel Maelstrom”, brano ispirato da un racconto di Edgar Allan Poe che descrive la lotta di un pescatore con le correnti marine. Di Andrea Nassivera il brano “Eco vana voce”, titolo palindromo che anticipa un inedito gioco poetico, di Matteo Bello “Lisonz”, una composizione ispirata ai versi di Ivan Crico. Di Simone Valente “Notturno per quartetto d’archi” ispirato alla magia della notte, di Cesare Pozzo “Due melodie” di derivazione impressionista, ed infine di Ingrid Mačus il brano meditativo “Solid wave”.
Il composito ensemble è formato da valenti e brillanti giovani interpreti ed è diretto da Matteo Chiodini. Comprende flauto, clarinetto, oboe, tromba, archi, arpa, pianoforte, celesta, percussioni e voci, ed è parte integrante del progetto “I giovani e la musica contemporanea”, interno al festival, interessato a promuovere, coinvolgere e mettere al centro, con concrete azioni di divulgazione e sull’esempio del padre della rassegna, il compositore Giampaolo Coral (1944- 2011), la creatività delle nuove generazioni oltre le banalizzazioni e gli stereotipi dei fenomeni alla moda. Tutte le informazioni su chromas.it.