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Una scultura che omaggia Monfalcone. Torna così a casa, nel Parco della Rimembranza, uno dei cipressi bruciati nell’incendio del settembre 2021

Una grande ancora legata a una lunga catena a rappresentare il lavoro e i sacrifici, le vele spiegate al vento e il falcone che prende il volo a simboleggiare la voglia di libertà e un omaggio alla Rocca: sono i cinque elementi con i quali lo scultore Davide Tramontin ha scelto di omaggiare la città, intagliandoli nel legno recuperato da uno dei cinque cipressi del Parco della Rimembranza bruciati nel settembre 2021.

Simboli racchiusi in un’opera imponente, che dal pomeriggio di lunedì 23 ottobre campeggia all’ingresso del Parco, a ridosso della rotonda della Marcelliana, collocata sul tronco che originariamente sorreggeva il cipresso arso.

Si tratta di una scultura bifronte, dove da un lato si possono ammirare l’ancora, la catena e la Rocca, dall’altro le vele sulle quali domina il falcone, il tutto sapientemente scolpito nel legno, mantenendo bene in vista le bruciature, per tracciare la storia dell’albero.

Il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, ha così commentato l’opera: “Riprende vita uno dei tronchi degli alberi bruciati al Parco della Rimembranza, che ritorna nella sua casa in una veste tutta nuova. Un’opera d’arte a cielo aperto, sempre visibile a tutti, che dà l’idea della vita, del lavoro e dei sacrifici di tanti che ogni giorno contribuiscono a far crescere la nostra città. La scultura, realizzata dal bravissimo Tramontin – che ringraziamo per il grande lavoro fatto, ma anche perché ha regalato un’anima piena di valori e storia alla sua opera – rappresenta il significato della fatica e del lavoro che misti a passione e senso di appartenenza, che ti fanno ‘volare’.

Un’opera che racchiude in sé il connubio tra arte e natura, che potrà restare lì dove il cipresso era nato, per ricordare quanto accaduto e per testimoniare che anche da un avvenimento avverso si può creare qualcosa di nuovo, che sia piacevole e utile per la comunità. La scultura arricchisce il parco giochi, che abbiamo fortemente voluto per far incontrare e divertire i bambini e i gli sportivi, e che comprende anche una panchina dedicata ai bambini – realizzata dallo stesso Tramontin con i resti di altri due alberi – idealmente abbracciata da due ali, anch’esse simbolo di libertà. Due opere non solo belle da vedere, ma che fungono anche da monito affinchè certi episodi non accadano più”.

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