VENEZIA : Istruzione. Ostanel (VcV) su accorpamento scuole da Donazzan chiusura totale, inaccettabile mancanza di confronto con i territori
«Ho chiesto all’assessora Donazzan se sia possibile fare un passo indietro e riaprire un percorso di partecipazione vera sui territori, invece che ubbidire a Meloni, senza fare gli interessi dei ragazzi e delle loro famiglie. La risposta è stata una chiusura completa, unita a un atteggiamento sprezzante verso un’opposizione che non fa altro che fare il suo lavoro: chiedere conto alla Giunta delle sue inazioni, o, come in questo caso, dei suoi diktat». Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo Il Veneto che Vogliamo, ha portato all’attenzione dell’aula la riduzione dei dirigenti scolastici e il conseguente accorpamento di scuole venete, uno degli argomenti che hanno più occupato la discussione sulla Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale 2024-2026.
«Il medesimo censurabile atteggiamento – prosegue Ostanel – che la Giunta regionale, in questo caso brand Zaia-Donazzan, ha tenuto nei confronti di chi subirà la sua decisione, piovuta dall’alto senza adeguato confronto e senza tenere conto delle conseguenze che avrà sui ragazzi che vanno a scuola, le loro famiglie e le comunità colpite da questi accorpamenti. Se l’assessora snobba i consiglieri di opposizione pazienza, ce ne faremo una ragione. Ma se snobba il confronto e il dialogo con i territori, facendo da esecutrice materiale della volontà del governo di centrodestra di tagliare l’istruzione, questo è inaccettabile.».
«Perché, lo ricordiamo, la decisione degli accorpamenti arriva dal governo Meloni. Una scelta miope, che comporta il depotenziamento dei servizi per famiglie e studenti, contro cui molte regioni (come la Puglia, l’Emilia-Romagna, la Toscana e la Campania) hanno cercato di opporsi in Conferenza Stato-Regioni o davanti alla giustizia amministrativa. La Regione Veneto è invece scattata sull’attenti, decidendo in fretta e furia, senza il coinvolgimento necessario delle scuole e dei Comuni, di ridurre il numero dei dirigenti scolastici, determinando accorpamenti che andranno avanti anche nei prossimi anni. Un nodo – conclude Ostanel – che aggrava la situazione non facile della scuola pubblica, su cui è tempo di alzare la voce: noi stiamo dalla parte delle comunità scolastiche, degli alunni, delle famiglie. Non di una Giunta impositiva che rifiuta il dialogo e le proposte correttive.». Ricordiamo che Ostanel, sul tema, ha depositato nei giorni scorsi in Consiglio regionale un’interrogazione a risposta immediata dal titolo “La Regione riveda la propria posizione a favore del taglio degli istituti scolastici e provveda invece a ricorrere contro questa nefasta decisione del governo centrale”.