Con il decreto-legge 15 settembre 2023, n. 123 (c.d. decreto “Caivano”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 216 del 15 settembre 2023), coordinato con la legge di conversione 13 novembre 2023, n. 159, sono state previste misure urgenti per il contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile. Le novità di maggiore interesse si registrano in materia di misure cautelari e sul processo penale a carico di imputati minorenni, daspo urbano, foglio di via, ammonimento e contrasto alle “baby gang”. Proprio sul tema dell’esecuzione penale minorile, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria organizza, lunedì 4 dicembre 2023 alle 15.30, presso la Sala Convegni dell’Hotel Plaza in Piazza della Repubblica n. 23 ad Abano Terme (PD), il Convegno nazionale “Ripensare il carcere e l’esecuzione penale a partire dagli Istituti penali per Minorenni”.
“Si tratta di un importante momento di riflessione e discussione sulla detenzione minorile, di cui spesso si parla ma senza averne una conoscenza compiuta”, spiega Donato Capece, segretario generale del SAPPE. “Secondo quanto emerge dal report Criminalità minorile in Italia 2010-2022, realizzato dal Servizio Analisi Criminale della Direzione centrale della Polizia criminale, sono aumentate del 15,34%, tra il 2010 e il 2022, le segnalazioni di minori denunciati o arrestati sul territorio nazionale. Furti, rapine ma anche lesioni: sono questi i delitti prevalentemente contestati ai minori e ai giovani, secondo quanto emerge dai dati sulla popolazione carceraria ristretta negli istituti penali minorili tra il 2010 e il 2022. L’analisi degli ingressi evidenzia un calo del 10,32% tra il 2010 (1.172) e il 2022 (1.051). Nello stesso periodo, tra il 2010 e il 2022, si registra però un aumento del 17,65% degli ingressi riferibili ai minori stranieri (da 459 a 540). A fronte del calo del 28,33% di quelli afferenti a italiani (da 713 a 511)”. “La maggior parte degli accessi in istituto rilevati tra il 2010 e il 2022”, spiega il leader del SAPPE, “riguarda individui di genere maschile. Con una percentuale superiore all’80% per ciascun anno. Tra il 2010 e il 2022, i delitti contestati ai giovani in ingresso registrano un incremento del 21,65%. Le contestazioni per rapina fanno registrare una crescita del 50,40% tra il 2010 ed il 2022. Quelle contestazioni per furto aumentano del 19,12% tra il 2010 e il 2022”. Per Capece, “va fatta, inevitabilmente, un’attenta analisi di quanto sta accadendo, nella giustizia minorile. Da molto, troppo tempo arrivano segnali preoccupanti dall’universo penitenziario minorile: Catania, Acireale, Beccaria, Torino, Treviso, Bologna, Casal del Marmo a Roma, Nisida, Bologna, Airola… abbiamo registrato e continuiamo a registrare, con preoccupante frequenza e cadenza, il ripetersi di gravi eventi critici negli istituti penitenziari per minori d’Italia. Da anni, specie da quando la politica ha deciso che anche i maggiorenni fino a 25 anni possono essere ristretti nelle carceri minorili, abbiamo chiesto inutilmente ai vertici del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità che le politiche di gestione e di trattamento siano adeguate al cambiamento della popolazione detenuta minorile, che è sempre maggiormente caratterizzata da profili criminali di rilievo già dai 15/16 anni di età e contestualmente da adulti fino a 25 anni che continuano ad essere ristretti. La realtà detentiva minorile italiana, come denuncia sistematicamente il SAPPE, è più complessa e problematica di quello che si immagina e di questo parleremo nel nostro Convegno del 4 dicembre ad Abano Terme”, conclude Capece.
Hanno già assicurato il loro intervento al Convegno, tra gli altri, Maurizio Gasparri, Vicepresidente del Senato della Repubblica; Andrea Ostellari, Sottosegretario Giustizia con delega ai minori; Ciro Maschio, Presidente Commissione Giustizia Camera dei deputati; Lina Di Domenico, Vice Capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, e Massimo Parisi, Direttore Generale del Personale del DAP.