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Aracu “World Skate Games lasciano una grande eredità al Paese”

ROMA (ITALPRESS) – “I World Skate Games sono i nostri campionati del Mondo di tutti gli sport rotellistici, è diventato uno sport adrenalinico dove ci sono insieme tante specialità sia maschili che femminili in cui l’unico comune denominatore sono le rotelle sotto i piedi. E’ uno sport che nasce dalla strada ed ha molto appeal tra i giovani. Lasciano all’Italia un’eredità economica molto grande ovvero circa 400 milioni di euro di impatto economico a fronte di una spesa di neanche 15. Lo sport del futuro deve essere giovane, urbano e sostenibile sia a livello ambientale che in quello economico”. Lo ha detto il presidente di Skate Italia (sport rotellistici) e di World Skate, Sabatino Aracu, nel corso di un’intervista presso la sede romana dell’Italpress, in merito all’ultima edizione dei World Skate Games tenutasi in Italia lo scorso settembre. “Il nostro sport è giovane e guarda anche al femminile – ha proseguito Aracu – La maggior parte dei nostri tesserati sono donne, abbiamo più del 60% di ragazze, è una prova d’orgoglio”. Alle Olimpiadi di Parigi c’è stato un grande successo pubblico nello skateboard, ma non è arrivata la medaglia per l’Italia: “Lo skateboarding non ha la tradizione che c’è nel pattinaggio di velocità o nel pattinaggio artistico, ma nei World Skate Games l’Italia è arrivata al primo posto nel medagliere vincendo 31 titoli iridati sui 104 disponibili, la più grossa rassegna iridata nella storia dello sport italiano. Ci auguriamo che la medaglia arrivi presto, noi stiamo lavorando. Certo non siamo al livello degli Stati Uniti, del Brasile o del Giappone, ma ce la stiamo mettendo tutta”. Il 2025 non sarà un anno olimpico, ma sarà comunque un anno di lavoro: “Stiamo facendo una cosa molto bella grazie a Sport e Salute e al Ministero dello sport, ovvero questo grande evento che sono una sorta di Internazionali dello Skateboarding al Colle Oppio davanti al Colosseo e lo continueremo a fare – ha sottolineato Aracu – Diventerà anche qualifica olimpica per i Giochi di Los Angeles 2028. Continueremo lì, ma anche ad Ostia dove abbiamo fatto l’altra disciplina, ovvero quella del Park, che è stata un successo e lo sarà ancora nei prossimi anni”. Da trentadue anni Aracu siede sulla sedia più alta degli sport rotellistici e sottolinea le differenze con il passato: “Il Coni di allora era lo sport italiano, oggi non è la stessa cosa – ha ammesso Aracu – I tempi sono anche cambiati perchè è importante avere l’appoggio di un governo attivo. Una volta faceva solo il Coni, oggi avere il Governo che si interessa di sport è una fortuna. Probabilmente bisogna trovare un equilibrio giusto e una sinergia affinchè lo sport italiano cresca ancora meglio”, ha concluso.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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