Atalanta battuta dal Lipsia e fuori dall’Europa League
BERGAMO (ITALPRESS) – Finisce così il sogno dell’Atalanta, forse nel peggiore dei modi. Il Lipsia si impone a Bergamo 2-0 grazie alla doppietta di Nkunku, a segno sia nel primo che nel secondo tempo. Una gara in cui i nerazzurri hanno cercato di scardinare la difesa dei tedeschi, ma Dani Olmo e compagni hanno giocato la gara perfetta, concedendo pochissimo ai padroni di casa. Resta l’amarezza per il calcio di rigore non assegnato nella ripresa, ma il punteggio è pesante e sancisce la fine della corsa europea degli uomini di Gasperini. Ci si aspettava meno dinamismo nei primi minuti, ma il match si è subito infiammato con una conclusione di Zappacosta e la pronta risposta di Laimer, deviata in corner dalla difesa atalantina. La prima accelerazione è però fatale per gli uomini di Gasperini: Laimer punisce la distrazione di Freuler, Nkunku ribadisce in rete da posizione centrale. Da quel momento in poi l’Atalanta non riesce più a sfondare il muro eretto dalla difesa del Lipsia, sterili le giocate offensive da parte di Boga e Koopmeiners, imprecisi entrambi nelle conclusioni dalla distanza. Nella ripresa la squadra di Gasperini prova subito ad aggredire l’avversario e dopo 6′ i nerazzurri reclamano a gran voce un calcio di rigore per un fallo di mano di Dani Olmo: Lahoz viene richiamato al Var, ma non assegna il tiro dagli undici metri. La reazione rabbiosa non manca dopo l’episodio, Hateboer si divora il gol del pareggio in spaccata. Il Lipsia, invece, ci prova in ripartenza e Nkunku sfiora la doppietta con un’azione personale. Le occasioni non sono mancate nella parte finale della gara, ma gli orobici non hanno saputo sfruttare le palle gol capitate in area di rigore. E sul fallo di Musso che permette a Nkunku di siglare il 2-0 dal dischetto cala il sipario sulla corsa in Europa League della Dea. I nerazzurri si prendono gli applausi dei propri tifosi: ora si ripartirà dal campionato per poter tentare di giocare nelle competizioni europee anche nella prossima stagione.
(ITALPRESS).