«Tagliare le risorse ai Comuni e alle Province significa tagliare i servizi. Sarà una mazzata per i cittadini e per i territori. L’ennesima». Il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin commenta così le misure contenute nel Ddl bilancio, che comincerà l’iter parlamentare nelle prossime settimane. La manovra infatti taglia 200 milioni di euro ai Comuni e 50 milioni alle Province dal 2024 al 2028.
«Si tratta di risorse in meno per i territori» sottolinea il presidente Padrin. «Gli uffici di Palazzo Piloni stanno calcolando quanto verrà a mancare per Belluno, ma è certo che non saranno cifre di poco conto».
«In questi anni – troppi – Comuni e Province non vengono considerati come dovrebbero da parte dello Stato. Fare cassa sugli enti locali significa fare cassa sulle tasche dei cittadini, a scapito dei servizi, perché sono questi gli enti più vicini al territorio. Questo ennesimo taglio non fa che incidere su Province che negli anni hanno sempre pagato. I bilanci delle Province, lo dice la Commissione tecnica del Ministero dell’economia e del Ministero dell’Interno, mostrano uno squilibrio di 842 milioni tra la capacità fiscale, il contributo alla finanza pubblica sanguinosamente offerto e il fabbisogno di spesa per l’esercizio delle funzioni fondamentali. Significa che nella bilancia dare-avere, le Province italiane hanno rimesso 842 milioni di euro, a scapito della loro operatività. Questo ennesimo taglio poi arriva nella stagione del Pnrr, con i nostri enti impegnati a garantire l’attuazione del Piano: non vorrei che le Province, spogliate e depauperate, diventassero l’alibi perfetto».