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BELLUNO : LA PROCURA INDAGA SU EVENTUALI RIALZI DI CARBURANTE INGIUSTIFICATI

La Procura  di Belluno come altre in Regione apre un‘inchiesta sull’aumento del carburante in provincia e delega il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza. Il fascicolo, aperto dal procuratore Paolo Luca, è scattato a seguito dell’esposto del Codacons-Unione Nazionale Consumatori che ha denunciato in ogni procura d’Italia i rialzi ingiustificati.

L’inchiesta, al momento contro ignoti e senza ipotesi di reato, vuole accertare se vi siano stati guadagni ingiustificati sull’aumento dei prezzi del carburante. I controlli sono effettuati esclusivamente nei confronti di operatori del settore petrolifero aventi sede in provincia di Belluno. Oltre alle indagini delegate, la Guardia di Finanza vigila anche con controlli continui nei distributori, che, al momento, non hanno però ancora portato alcun riscontro. Certo, non è escluso che le irregolarità emergano nel corso delle indagini. Come già emerso nelle scorse settimane, il caro prezzi non è dovuto ad una mancanza di rifornimenti, ne alla guerra in Ucraina. Il rialzo è invece dovuto unicamente ad una scelta di mercato dei colossi petroliferi, in grado di controllare le oscillazioni del mercato aumentando il prezzo al barile. Il rincaro ai distributori è la diretta conseguenza di questa politica, ma la crescita a tratti quasi incontrollata riscontrata ultimamente lascia spazio anche a manovre poco pulite, su cui le Fiamme Gialle hanno deciso di indagare.

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