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BELLUNO: Messa in sicurezza di ponti e viadotti stradali, la Provincia chiede il finanziamento per 14 manufatti

Operazione ponti, la Provincia di Belluno  punta al restyling completo di diversi viadotti stradali. Oggi gli uffici di Palazzo Piloni hanno inviato la richiesta di finanziamento a valere sul Dm del 5 maggio 2022 (“Ripartizione e utilizzo dei fondi previsti dall’art. 49 del Decreto legge 14 agosto 2020 n. 104 convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020 n. 126, per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti della rete viaria di Province e Città metropolitane”): sono state presentate le schede di quattordici tra ponti e viadotti, distribuiti su tutto il territorio provinciale. Si tratta soprattutto di manufatti datati, bisognosi di interventi di messa in sicurezza, a cui si aggiunge il monitoraggio di tutti i ponti sulla rete stradale provinciale, per un valore complessivo che si aggira sui 9,5 milioni di euro.

«La scadenza di presentazione delle domande era fissata per oggi, 30 giugno. Entro l’autunno avremo una risposta» spiega il consigliere provinciale delegato alla viabilità, Fabio Luchetta. «Le risorse a disposizione del Dm sono ingenti: 100 milioni per il 2024, altrettanti per il 2025; poi 300 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2029. Abbiamo ottime chance di vederci finanziate le schede che abbiamo inviato al Ministero. Per la viabilità provinciale sarebbe un colpo importante, perché queste risorse ci consentono lavori puntuali e mirati su ponti e viadotti che necessitano di interventi. L’obiettivo finale è sempre lo stesso: garantire una viabilità interna e intervalliva sicura ed efficiente per i residenti, per le imprese e anche per chi arriva sulle nostre montagne per motivi turistici».

I PONTI CANDIDATI AL FINANZIAMENTO

Tra gli interventi più corposi, c’è quello del ponte sul torrente Stizzon, in località Caupo (Seren del Grappa). Il manufatto, interamente in cemento armato e lungo 63 metri, è costituito da due impalcati affiancati realizzati in epoche diverse. L’intervento da oltre 2,5 milioni di euro, prevede la demolizione completa della sovrastruttura esistente, la sostituzione con un nuovo impalcato a struttura mista acciaio-calcestruzzo, il risanamento delle spalle e delle pile esistenti, e l’adeguamento sismico. 

A Val di Zoldo è previsto il risanamento del ponte sul torrente Moiazza, lungo la Sp 347 del Duran. Un’operazione da 480mila euro per l’integrazione delle armature lente e il ripristino delle sezioni di cemento.

Interventi molto simili a Sospirolo, dove è stato candidato il ponte sulla Sp 2 della Valle del Mis (risanamento strutturale per circa 560mila euro); e a Gosaldo, dove si punta a intervenire sul ponte della Sp 3 della Valle Imperina (risanamento delle parti in calcestruzzo e della muratura ammalata, per 220mila euro). 

Due i ponti candidati a Chies d’Alpago. Il primo sul torrente Borsoia (in località Palughetto): l’intervento prevede la pulizia delle murature da piante e arbusti e successivo risanamento della struttura, con pulizia delle armature ossidate (720mila euro). Il secondo sulla Sp 5 di Lamosano: ripristino del cemento e sostituzione degli appoggi, con integrazione delle armature lente (485mila euro). 

Due anche a Rocca Pietore. Il primo sulla Sp 641 in località Galleria Serai: risanamento delle travi in acciaio e consolidamento delle spalle (485mila euro). Il secondo, sempre sulla stessa strada, con la previsione di un consolidamento e una impermeabilizzazione dell’impalcato stradale (510mila euro). 

Doppio intervento a Colle Santa Lucia. Nel primo caso si tratta del ponte sul torrente Codalonga lungo la Sp 638 del Passo Giau: risanamento complessivo della struttura (340mila euro). Nel secondo, messa in sicurezza con restauro delle travi in acciaio sul ponte della Sp 20 della Val Fiorentina (415mila euro).

A Borgo Valbelluna l’intervento prevede la demolizione e ricostruzione di un ponte di 12 metri sulla strada del Passo San Boldo, all’altezza di Campedei (852mila euro). 

A San Vito di Cadore, risanamento strutturale del ponte sul torrente Codalonga (lungo la strada del Giau), con sostituzione delle armature lente (240mila euro). 

A Danta, altro intervento di consolidamento sul ponte sul Rio Cojordan in località Campiello (265mila euro). Stesso discorso a San Tomaso Agordino, per il ponte sulla Sp 8 in località Son Colarù (320mila euro).

Infine, è previsto l’approfondimento delle ispezioni dei ponti e dei viadotti esistenti nella rete gestita da Veneto Strade: sorveglianza e monitoraggio che dovranno essere effettuati dal 2026 al 2029, per circa 1 milione di euro.

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