“Le notizie relative alla possibile chiusura di uno dei reparti di Neurologia di Belluno o Feltre ci preoccupano, e non poco. In queste settimane, ci avevano già scritto dal Bellunese, e subito stavamo cercando di capire come rispondere ai bisogni dei residenti che si troverebbero privati di un importante servizio a cui accedono numerose persone fragili, affette da una varietà di malattie croniche e invalidanti, quali sclerosi multipla, Parkinson, malattie cerebrovascolari, epilessie, cefalee e molte altre che necessitano di cure costanti e frequenti visite nei reparti dedicati”. Le parole sono di Elena Ostanel, consigliera regionale de ‘Il Veneto che Vogliamo’.
“Simili presidi sono fondamentali ancor più in caso di emergenze, quando è richiesto il pronto intervento di neurologi specialisti nei confronti di soggetti con patologie in fase acuta – afferma la consigliera regionale – La chiusura di un reparto simile è l’inizio di un copione che ormai vediamo troppo spesso in Veneto: per curare i propri cari ci si ritrova costretti a lunghi tempi di percorrenza, facendo così l’opposto di quanto dovrebbe fare un servizio sanitario che dovrebbe basarsi sulla vicinanza dell’assistenza. Con la diretta conseguenza, oltre al danno personale, di favorire l’insediarsi di privati che potrebbero offrire a pagamento i servizi pubblici che vengono a mancare, con il risultato di portare lì centinaia di persone”.
“Il rischio di questa chiusura sarebbe determinato dalla carenza di personale specialista conseguente a dimissioni, pensionamenti imminenti e mancate assunzioni – continua Ostanel – Questo è il segno di una inadeguata programmazione della sanità in Veneto. Considerando in questo caso la specificità della provincia di Belluno, che è distribuita su un territorio molto vasto e con una morfologia molto complessa, il rischio è di compromettere gravemente sia la cura della cronicità che, soprattutto, una tempestiva azione sugli acuti”. “Per questo – conclude Elena Ostanel – ho depositato un’interrogazione per sapere quali azioni concrete stia mettendo in campo la Regione del Veneto per scongiurare la chiusura di uno dei due reparti di Neurologia presenti in Provincia di Belluno. Vedremo la risposta, ma avendo già visto un simile copione, possiamo già dirci molto preoccupati”.
