Risorse, personale, stabilità: la Provincia di Belluno lancia l’appello all’assemblea Upi nazionale attraverso il Presidente Padrin
«Disfare è operazione per cui serve pochissimo tempo, ricostruire invece richiede anni. Oggi le Province chiedono proprio questo: ricostruire quello che è stato distrutto con anni di populismo e propaganda su tagli e risparmi presunti; quindi chiedono quelle risorse economiche e umane indispensabili per continuare a dare risposte, e darle in maniera sempre più puntuale, ai cittadini e ai territori». Lo ha detto il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, intervenuto questa mattina all’assemblea Upi nazionale a Ravenna, in apertura dei lavori, in qualità di vice presidente Upi Veneto, accompagnato dal consigliere provinciale Franco De Bon. In particolare, sono stati fatti alcuni focus sul futuro delle Province, partendo dai temi delle risorse finanziarie, della riforma del Testo unico enti locali (che dovrebbe prevedere una stabilizzazione delle Province uscite dalla legge Delrio), e delle funzioni fondamentali, che oggi lasciano agli enti di area vasta competenza piena su gestione delle strade e dell’edilizia scolastica. Proprio sulle scuole, il presidente Padrin ha portato all’attenzione dell’assemblea e del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi la proposta bellunese di sperimentare nuovi convitti d’area, a servizio soprattutto delle aree montane.