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BELLUNO : Ufficio Giudice di Pace e Tribunale, il presidente riceve la delegazione degli avvocati

Roberto Padrin: «Situazione da monitorare, scriveremo al Ministero della Giustizia»

 «Raccolgo le preoccupazioni degli avvocati bellunesi: la situazione descrittami rispetto all’ufficio del Giudice di Pace e della cancelleria del Tribunale necessita di spiegazioni. Alla vigilia degli appuntamenti olimpici, il nostro territorio ha bisogno di un sistema giustizia che dia risposte in tempi consoni a cittadini e imprese». Così il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, che nella serata di martedì (17 dicembre) ha ricevuto a Palazzo Piloni una delegazione di avvocati bellunesi. Presenti il presidente dell’ordine Daniele Tormen, il presidente della Camera Civile Valentino De Castello e il componente del consiglio direttivo della Camera Civile Martino Fogliato. 

I tre avvocati hanno consegnato al presidente Padrin una lettera in cui viene spiegata nel dettaglio la carenza di organico del Tribunale e in particolare lo stato dell’ufficio del Giudice di Pace. «Ricordiamo che l’ufficio del Giudice di Pace non è un ufficio di secondaria importanza e la riforma della Giustizia, che entrerà in vigore nel 2025, ne amplierà ancora le competenze sia in ambito civile che in ambito penale. Oggi è comunque l’ufficio degli affari urgenti dei comuni cittadini, è l’ufficio che regola le restituzioni patenti, le contravvenzioni al codice della strada, cause di risarcimento danni da incidente stradale, i recuperi credito, e le questioni condominiali. Insomma è l’ufficio di Giustizia per le urgenti e comuni necessità dei cittadini» si legge nella missiva consegnata al presidente Padrin. «Oggi l’ufficio Civile è chiuso e svolge solo udienze per gli affari pregressi: la cause nuove vengono iscritte, il cittadino paga ma restano lì in attesa che un cancelliere venga nominato e le passi a un giudice per essere trattate; è paragonabile a un pronto soccorso formalmente aperto, dove giungono ambulanze con pazienti gravi che vengono abbandonati all’interno dei locali senza che nessuno li possa visitare non essendoci nessuno all’accettazione».

«La situazione tratteggiata dagli avvocati Fogliato, Tormen e De Castello è grave e preoccupante, perché mette in difficoltà soprattutto i cittadini» commenta il presidente Padrin. «Dato che il Tribunale di Belluno sarà chiamato a gestire i contenziosi che dovessero emergere da qui ai prossimi mesi anche in riferimento alle Olimpiadi, non possiamo permetterci che sia ingessato o bloccato. Scriverò al Ministero della Giustizia per segnalare questa situazione e chiedere risposte precise. Sappiamo benissimo che la montagna sconta rarefazione di servizi e carenza di personale, ma sono certo che lo stesso Ministero saprà garantire l’efficienza di cui abbiamo bisogno». 

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